Luca Moro dopo la promozione in A col Sassuolo: “Sono riuscito ad impormi. Catania? indimenticabile”

Luca Moro dopo la promozione in A col Sassuolo: “Sono riuscito ad impormi. Catania? indimenticabile”

CATANIA – Ricordarlo con piacere è riduttivo per Luca Moro, l’attaccante arrivato a Catania in punta di piedi che si rivelò un killer d’area. In un preciso momento della stagione 2021-2022 aveva una media gol maggiore di Lewandowski (suo idolo) e Immobile: biglietto da visita notevole per un ragazzo di 20 anni. Poi la stagione non si concluse nel migliore dei modi – anzi, non si concluse proprio – ma quelle prestazioni lo hanno portato in Serie B. Adesso si gode la meritata promozione con il Sassuolo, dove ha segnato 7 gol e 3 assist in 21 partite.

Intervenuto al programma sportivo Barba e Capelli, – in onda su Trc – l’ex attaccante rossazzurro ha ripercorso i momenti cruciali che lo hanno portato ad ottenere la Serie A. Menzionata anche la parentesi in maglia rossazzurra, dove si è fatto conoscere per le qualità tecniche e umane.

Luca Moro: “Ero dietro nelle gerarchie, ma sono riuscito ad impormi”

Sono soddisfatto di questa stagione, ho avuto modo di giocare rispetto a inizio anno quando magari ero un po’ dietro nelle gerarchie. Il Sassuolo è una squadra forte e ho avuto modo di capirlo durante il ritiro estivo. Gli elementi chiave? Senza dubbio staff e compagni, fondamentali nel farmi stare focalizzato sull’obiettivo da raggiungere. Il giorno della promozione ero a Padova, poi sono uscito con la mia ragazza ma la testa era sempre a Mantova-Spezia. Al fischio finale  – prosegue – ho messo la sciarpa del Sassuolo per festeggiare. Se potessi definire con una parola l’annata in neroverde direi gloriosa”.

“A Catania momenti fantastici, dispiace per come sia finita”

Gli ultimi 4 anni hanno certificato la mia crescita. A Catania – ricorda Moro – ho vissuto momenti fantastici. Mi dispiace per come sia finita, ma nella mia mente i 21 gol in 28 partite rimangono. Anche Frosinone è stata una tappa molto importante così come La Spezia. Da Sud a Nord c’è stato modo di crescere e farmi le ossa”.