CATANIA – A poche ore dall’arresto degli ex vertici della Windjet, Antonino Pulvirenti e Stefano Rantuccio, per presunta bancarotta fraudolenta, l’intera città di Catania attende nuovi risvolti sulla vicenda. I più interessati sono senz’altro tutti coloro che sono vicini al Calcio Catania, dai tifosi ai dipendenti della società. I sentimenti che fanno da protagonisti sono l’incertezza e la paura, specialmente dopo le intercettazioni che sono state raccolte dalla magistratura in cui emerge un ruolo fondamentale svolto da Rantuccio all’interno del club, dopo l’inchiesta “I treni del gol” che ha portato alla retrocessione del Catania in Lega Pro.
Infatti, dopo le dimissioni da presidente di Nino Pulvirenti, lo stesso Rantuccio avrebbe preso il comando al Catania per sistemare una situazione a dir poco instabile assumendo anche il ruolo di responsabile del centro polifunzionale “Torre del Grifo“. Le intercettazioni dimostrano il potere e le decisioni prese da Rantuccio che in un colloquio con l’attuale direttore generale dei rossazzurri, Giuseppe Bonanno, commentava i contratti di alcuni calciatori: “Glielo spiego io. Con gli stipendi che pago a loro due mi faccio un campionato. Che sono pazzi che gli do i soldi? Glielo dico domani“.
Ma cosa rischia concretamente il Calcio Catania? Sono possibili ripercussioni dovute al sequestro dei 5 milioni ai danni del patron Pulvirenti?
Stando a quanto emerge dagli atti la società rossazzurra non dovrebbe correre alcun rischio in quanto i soldi sequestrati non sono legati in alcun modo alle attività del Catania. È vero anche che Pulvirenti ha anticipato diverse volte somme utili a non incorrere a ulteriori sanzioni o penalizzazione e che potrebbe dunque rifarsi sulla società.
Tanta incertezza dunque, sia per i tifosi che per lo staff di “Torre del Grifo” che spera di non avere ritardi nei pagamenti degli stipendi. La liquidità sembra esserci in quanto i dirigenti del Catania stanno investendo sul mercato puntando diversi giocatori per rinforzare la rosa.
L’incertezza diventerà realtà il 15 marzo prossimo, quando la società dovrà saldare le mensilità di settembre e ottobre dei calciatori, data che farà da sparti acque per stabilire il futuro del Catania, un futuro che tutti i tifosi si augurano possa essere nelle mani pulite di un nuovo investitore e non più in quelle di un Pulvirenti ormai logorato da scandali e processi senza fine.