Metropolitan: Lina Sastri porta in scena una “Lupa” tragicamente attuale

Metropolitan: Lina Sastri porta in scena una “Lupa” tragicamente attuale

CATANIA – Andrà in scena il prossimo 4 dicembre al Teatro Metropolitan di CataniaLa lupa“. Il dramma verghiano sarà per l’occasione riproposto al pubblico nella nuova versione firmata da Guglielmo Ferro il quale dirigerà in scena Lina Sastri, la protagonista.

La versione rappresentata ha già conquistato il pubblico di Roma ed approderà presto in altre città italiane (Lecce, Bari, Cremona, Siracusa, Alessandria, Caserta e Salerno). La celebre novella di Giovanni Verga è stata rielaborata da Guglielmo Ferro il quale ha regalato alla “Gna Pina” un’identità appena più docile rispetto a quella a cui tutti siamo abituati, ma che non perde comunque quei tratti di sensualità prorompente e di forte vitalità che tradizionalmente le sono stati assegnati. Lina Sastri, incarna una donna forte e soprattutto libera che sceglie di vivere l’amore a modo suo, pagandone tutte le conseguenze.

Il dramma portato in scena da Guglielmo Ferro ci racconta la storia della Gna Pina e, contrariamente a quanto ha fatto Giovanni Verga, ci mostra anche l’epilogo della storia, l’evoluzione emotiva e caratteriale dei protagonisti. Il giovane Nanni, l’uomo di cui la Lupa si innamora e che non esita a sedurre nonostante la liaison tra questi e la figlia, prosegue la sua vita anche dopo aver ucciso la suocera. Va in America con la giovane moglie, si ricostruisce una vita, diventa addirittura un uomo di cultura, ma non riesce comunque a dimenticare di aver le mani sporche di sangue. A distanza di un trentennio dai fatti narrati da Verga, Nanni e famiglia tornano nella loro Sicilia alla ricerca di una stabilità emotiva, di un confronto a muso duro con un passato fatto di sensualità e “peccato”.

Questa singolare versione de “La lupa” dello scrittore catanese non può quindi dirsi una semplice rivisitazione: sembra semmai di avere davanti la messa in scena di un dramma antico che resta, la cronaca quotidiana ce lo conferma, ancora tragicamente attuale.