Domani sera al Ma il live di Colapesce con “Egomostro”

Domani sera al Ma il live di Colapesce con “Egomostro”

CATANIA – Approda domani sera al Ma di Catania il live di Colapesce, tra i migliori autori della nuova canzone d’autore in Italia. Appuntamento, dunque, col Matrioska Pop Klub ossia il contenitore musicale mensile di BoogieCrew che propone un prodotto ibrido e innovativo, basato sul mashup di suoni pop, soul, rock ed elettronici e celebra la cultura pop, italiana e straniera, con suoni, performance, sceneggiature, video e installazioni.

“Negli ultimi tre anni sono stato in giro con lo Zaino Protonico a raccogliere i “mostri”, come i protagonisti di Ghostbusters. Li ho imprigionati dentro il mio hard disk, proprio come un vero acchiappafantasmi, ma a un certo punto ho deciso di liberarli tutti insieme e non è stato per niente facile gestirli“. L’essenza di “Egomostro”, il nuovo disco di Colapesce è tutta in queste parole.

Il cantautore di Solarino più che un concept, ha realizzato un diario che cerca di riassumere tre anni di vita vissuta attraverso uno specchio deformante. L’album si apre con un’introduzione – “Entra pure” – che vuole essere una sorta di guida all’ascolto e mette subito in chiaro il filo conduttore dell’intero disco.

Se con “Un meraviglioso declino” Colapesce cercava di raccontare una storia che partiva dal vissuto quotidiano di una coppia di quasi trentenni appena giunti al traguardo della laurea nell’Italia della crisi, qui decide di scavarsi dentro e fare luce su stesso, la sua personalità pubblica e il modo in cui questa ha finito per influenzare anche la sua sfera privata.

L’Egomostro con cui Lorenzo è in lotta è il suo personale, ma potrebbe essere quello di chiunque: figlio dell’ansia, dei rapporti sentimentali e familiari, del micro-successo, degli autoscatti pubblicati su Instagram e della necessità di rincorrere una fama quantificabile in centinaia di Like.

L’album è stato prodotto dallo stesso Colapesce con Mario Conte, musicista e arrangiatore molto apprezzato per i suoi lavori con Meg e nel campo dell’elettronica sperimentale ed è stato registrato da Giacomo Fiorenza e Mario Conte.

Un lavoro che nasce solitario per diventare collettivo, che non guarda più solo all’Italia e alla tradizione anglosassone ma si sposta in un percorso che parte dalla Sicilia, passa per l’Africa, ma non si ferma mai.