“Un cuore per Artemisia”, la manifestazione contro la violenza di genere promossa dalla scuola “Raffaello Sanzio”

“Un cuore per Artemisia”, la manifestazione contro la violenza di genere promossa dalla scuola “Raffaello Sanzio”

TREMESTIERI – Grande partecipazione per “Un cuore per Artemisia”, manifestazione contro la violenza sulle donne, promossa dalla scuola secondaria di primo gradoRaffaello Sanzio di Tremestieri Etneo.

Affrontare il tema della violenza sulle donne non è mai facile, ancor più quando lo facciamo per i nostri studenti – dichiara il Dirigente scolastico Sabrina Pettinato insieme ai professori Maria Rita Aletta e Francesco Giacone da anni impegnati sul tema della legalità – ci siamo interrogati sul modo migliore di porgere l’argomento ai nostri studenti e ci siamo trovati d’accordo sulla necessità di far conoscere l’orrore, ma anche e soprattutto la forza, la resistenza e la ribellione“.

Come donna simbolo del consueto evento di sensibilizzazione di quest’anno è stata scelta la storia di Artemisia Gentileschi, artista e donna abusata e torturata nel corpo e nell’anima.

Presenti all’incontro, posticipato a causa del maltempo della scorsa settimana, il Prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi, il capo del Reparto Mobile della Questura Giancarlo Consoli e il sindaco di Tremestieri Etneo, Santi Rando i quali hanno inaugurato negli spazi esterni della scuola la panchina rossa, accompagnata dalla lettura di poesie e dall’esecuzione di canzoni da parte di alcuni alunni.

Dobbiamo lavorare con le scuole, perché gli strumenti repressivi ci sono e si possono anche incrementare, ma è importante la rivoluzione culturale che deve iniziare dalla scuola e deve avere come punto di riferimento i ragazzi -ha sottolineato il prefetto Librizzi. É un impegno corale di tutta la società, perché ognuno di noi deve contrastare questa pericolosa deriva di violenza”.

Dello stesso parere il Capo Reparto Mobile Giancarlo Consoli: “Queste sono iniziative molto importanti, perché riguardano gli studenti e le scuole. Le istituzioni sono sempre molto attente al fenomeno del femminicidio, poiché il nostro compito è quello di tutelare i cittadini, l’ordine e la sicurezza pubblica e sicuramente valori che sono alla base delle norme giuridiche devono essere acquisiti dai ragazzi nelle scuole che sono gli istituti di socializzazione primaria e l’intervento repressivo deve essere l’estrema ratio“.

Docenti e studenti hanno lavorato per settimane al progetto, offrendo spunti di riflessione sul tema, realizzando dei cuori con frasi dedicate alla pittrice. Coinvolte anche le famiglie degli studenti, che hanno pitturato di rosso parte dei cancelli della scuola e realizzato grandi cuori su lenzuoli con all’interno messaggi per dire NO alla violenza.

“É stato straordinario lavorare in sinergia con le famiglie, che hanno realizzato le stupende testimonianze che oggi sventolano dalle finestre della nostra scuola senza tralasciare i meravigliosi messaggi dei ragazzi – afferma Sabrina Pettinato – per un dialogo tra le Istituzioni e le famiglie contro la violenza e il silenzio, perché ogni giorno sia il 25 novembre“.

L’esperta d’arte Gabriella Trovato ha tenuto ai ragazzi degli incontri incentrati sulla pittrice vissuta tra il XVI e il XVII secolo.