CATANIA – Sulla scia del successo delle precedenti edizioni, torna anche quest’anno in Sicilia con ben due tappe, a Catania e Palermo, IMUN 2016, l’Italian Model United Nations, la più grande simulazione di processi diplomatici esistente in Italia, organizzata dall’Associazione United Network in collaborazione con l’IMUNA-International Model United Nations Association di New York.
IMUN si conferma una formula di grande appeal, grazie all’interesse e all’entusiasmo di migliaia di studenti italiani desiderosi di cimentarsi in un’esperienza formativa unica: diventare “ambasciatori e diplomatici per un giorno” per avvicinarsi al mondo della diplomazia e della cooperazione internazionale, per comprendere come funzionano le assemblee dell’ONU e delle più importanti organizzazioni internazionali.
La tappa di IMUN Catania 2016 è in pieno svolgimento fino a domani 27 gennaio al Palazzo dei Chierici. Il sindaco di Catania, Enzo Bianco e Orazio Licandro, assessore ai Saperi e alla Bellezza condivisa, saranno presenti alla cerimonia conclusiva che si terrà domani alle ore 11.00.
Gli studenti “delegati” di IMUN Catania provengono da scuole superiori di Catania, Acireale, Barcellona Pozzo di Gotto, Barrafranca, Biancavilla, Caltagirone, Comiso, Gela, Giarre, Messina, Mistretta, Modica, Paternò, Ragusa, San Giovanni La Punta, Scordia.
La tappa di IMUN Palermo 2016 si terrà dal 28 al 30 gennaio alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Palermo. Alla cerimonia di inaugurazione saranno presenti il professor Aldo Schiavello, direttore del dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Palermo, e la professoressa Laura Lorello, docente di Diritto Pubblico.
Gli studenti “delegati” di IMUN Palermo sono 100 e provengono da scuole superiori di Palermo, Partanna, Alcamo, Trapani, Castelvetrano, Marsala, Castellammare del Golfo. Nel corso dei tre giorni di IMUN, i partecipanti si calano nei panni di ambasciatori e diplomatici, e trattano i temi della politica internazionale durante le simulazioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite o di altre sessioni di organizzazioni internazionali.
Tante le tematiche affrontate e discusse, tutte legate all’attualità più stringente: dalla tutela del patrimonio culturale e archeologico nella Siria sconvolta dalla guerra all’emergenza immigrazione, dalla finanza ai diritti umani, dalla sicurezza nel Mediterraneo ai cambiamenti climatici.
Il focus di IMUN 2016 sarà sul tema del Diritto di Asilo nella legislazione internazionale. L’esperienza di IMUN non finirà qui: a marzo alcuni studenti andranno a New York per partecipare alle simulazioni IMUN al Palazzo di Vetro, sede dell’ONU.
Il progetto dei Model United Nations si articola in due fasi: una preparatoria, durante la quale gli allievi studiano i temi e il modo in cui operare all’interno della simulazione e una operativa basata sul metodo del learning by doing, in cui i delegati vestono il ruolo dei diplomatici all’interno del Model.
Nel corso delle varie assemble gli studenti “delegati” svolgono, dunque, tutte le attività tipiche della diplomazia: scrivono e tengono discorsi, preparano bozze di risoluzione, negoziati con alleati e avversari, risoluzione di conflitti, imparano a muoversi all’interno delle committees adottando le regole di procedura delle Nazioni Unite.
La roadmap IMUN 2016 prevede tappe in diverse regioni italiane: il Trentino Alto-Adige (Trento, 13-15 gennaio), la Puglia (Bari, 13-15 gennaio), il Lazio (Roma, 17-20 gennaio), la Campania (Napoli, 22-24 gennaio), il Piemonte (Torino, 22-24 gennaio), la Sicilia (Catania, 25-27 gennaio; Palermo 28-30).
Tantissimi studenti, dal nord al sud dello Stivale, avranno dunque la possibilità di vivere un’esperienza unica e altamente formativa, che li preparerà ad essere cittadini consapevoli in un mondo sempre più globale e interconnesso.
La selezione degli studenti partecipanti a IMUN avviene in collaborazione con le scuole aderenti al progetto e i docenti: condizione necessaria è una sufficiente conoscenza della lingua inglese. Nella successiva fase di formazione obbligatoria i ragazzi acquisiscono le competenze linguistiche specifiche legate ai temi trattati nella simulazione. La fase di formazione prevede il “delegate training course”, in cui lo studente impara le nozioni base sulla nascita, sviluppo, funzionamento delle Nazioni Unite e del complesso sistema istituzionale che lo compone.
Ogni studente “delegato” è chiamato ad approfondire i più importanti aspetti del Paese estero che gli è stato assegnato, come la storia, la geografia, l’economia, la cultura, in modo da arrivare preparato al delicato compito che lo aspetta: rappresentarlo ufficialmente in veste di ambasciatore all’Assemblea delle Nazioni Unite. Tutte le simulazioni si svolgono in lingua inglese ed è richiesto il western formal dress: giacca e cravatta per i ragazzi e tailleur per le ragazze. Vietati jeans e scarpe da ginnastica per qualche giorno.