CATANIA – Giungono altre dichiarazioni da parte del gruppo “Studenti Catanesi“, che ha partecipato al corteo di oggi contro l’alternanza scuola-lavoro, promossa dalla “Buona Scuola“.
“A metà del percorso, il corteo ha bloccato l’ingresso del McDonald’s, simbolo ed effettivo esecutore dello sfruttamento giovanile: molti sono stati, infatti, gli studenti mandati negli ultimi mesi a lavorare dietro i banconi del colosso del fast food senza che vedessero l’ombra di un centesimo. È arrivata l’ora di mettere la parola fine a questa farsa, non abbiamo la minima intenzione di vivere una vita da sfruttati” dichiara la piattaforma studentesca.
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Queste le parole di Lara Torrisi, studentessa del “Coordinamento Universitario Catania”, dopo la richiesta da parte degli studenti di incontrare il rettore dell’Università di Catania, Francesco Basile: “In circa venti del ‘Coordinamento Universitario’ si sono presentati davanti la porta del rettore, per chiedere che al più presto si possa organizzare un incontro con noi studenti e studentesse. Inoltre, durante l’assemblea d’Ateneo autoconvocata del 21 settembre, i docenti appartenenti al CUdA (Coordinamento Unico d’Ateneo) hanno lanciato una proposta meritevole: investire i soldi risparmiati dallo sciopero degli esami per l’erogazione di borse di studio a studenti idonei ma non assegnatari. Circa il 30% dei docenti dell’Ateneo di Catania hanno aderito allo sciopero, e ci pare opportuno che il rettore dia una risposta immediata, visto e considerato che sono già uscite le prime graduatorie con i partecipanti e che a breve usciranno le liste degli assegnatari delle borse di studio”.
Prima dello scioglimento del corteo, poi, gli studenti hanno rilanciato un altro appuntamento per il 27 ottobre, giorno in cui la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, sarà presente all’università di Catania. Prevista per quella data una contestazione.