L’Istituto “Rapisardi” di Paternò valorizza l’educazione alla legalità

L’Istituto “Rapisardi” di Paternò valorizza l’educazione alla legalità

PATERNÒ – Ancora una volta, dopo gli apprezzamenti ricevuti in occasione della conferenza del 25 novembre 2024 a proposito di tutela e rispetto verso la persona umana, si è tenuto alle ore 11 di venerdì 14 marzo, presso l’Aula Magna dell’Istituto di Istruzione Superiore “Mario Rapisardi” di Paternò, un incontro formativo sui temi “Reati on-line ed educazione all’uso dei social” e “Violenza di genere”, nell’ambito del “Progetto Legalità” promosso dalla Giunta Sezionale dell’ANM di Catania.

È intervenuta quale relatrice all’interno di un evento di notevole spessore, volto a diffondere la cultura dell’inclusione e a promuovere la coscienza civile, la Dott.ssa Agata Consoli, Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Catania, che ha avuto il compito di approfondire le tematiche della giornata, portando la sua esperienza e competenza in materia di prevenzione e contrasto ad ogni forma di abuso personale “da codice rosso” ed evidenziando le conseguenze legali e sociali dei comportamenti scorretti collegati al mondo telematico.

Ad aprire i lavori della mattinata e ad accogliere l’illustre ospite è stata come sempre la Prof.ssa Maria Antonietta Laura Mazzola, Docente di Diritto ed Economia, nonché Referente per l’Educazione Civica nella Scuola, in particolare per il bullismo e cyberbullismo, la quale nella sua qualità di Responsabile del plesso di Paternò non solo ha riportato i saluti istituzionali della Dirigente Scolastica Dott.ssa Maria Grazia D’Amico, momentaneamente fuori sede, ma non ha mancato di sottolineare la rilevanza del dibattito con colei che, nel suo ruolo pubblico, esercita per l’appunto l’ufficio di far rispettare e applicare le leggi vigenti dello Stato.

In dettaglio, la Dott.ssa Consoli, prendendo spunto dalla discussione intorno al nuovo disegno di legge, che prevede l’introduzione del delitto specifico di “femminicidio” nell’attuale ordinamento giuridico, in quanto commesso con la circostanza aggravante della discriminazione e dell’odio contro le donne, ha informato gli studenti partecipanti sulle responsabilità penali e sulle sanzioni associate a dinamiche di prevaricazione e ad atti criminali, come i maltrattamenti, che investono la sfera fisica, psicologica, economica e sessuale delle categorie più deboli e in genere dei soggetti più vulnerabili, in vista di un’effettiva uguaglianza formale e sostanziale. Inoltre, ha condiviso riflessioni etiche, esempi concreti e indicazioni operative sull’utilizzo consapevole delle piattaforme elettroniche, delle “chat” e in generale della rete “Internet”, e sulla necessità di prestare speciale attenzione alla diffusione di contenuti digitali perseguibili in caso di molestie informatiche (ad esempio “stalking”, pedopornografia, “bodyshaming” etc.), nella fattispecie, segnalate dalla Polizia Postale.

Dopo la conferenza, hanno dialogato con il Sostituto Procuratore gli allievi di tutte le classi del Liceo Classico e Liceo Artistico e quelli delle classi terze e quarte del Liceo delle Scienze Umane, preparati appositamente e accompagnati dal Dottore di Ricerca Luigi Sanfilippo e dai loro docenti, i Sigg. Proff. Accardi, Caniglia, D’Arrigo, De Bastiani, Giardinaro, Grasso, La Spina, Livoti, Magrì, Mannanici, Nicolosi V., Nucifora, Panebianco, Patanè, Paternò, Randazzo C., Saccone, Sanfilippo A., Santangelo, Savia, Sciacca, Scorciapino, Spampinato, Tedeschi e Todaro (sede di Paternò), e i Sigg. Proff. Abate, Asero e D’Agate (sede di Santa Maria di Licodia).

Alle domande degli alunni la relatrice ha risposto in modo pratico e puntuale, ribadendo l’importanza dei valori fondanti della Costituzione (prerogative degli indagati e valutazione delle prove), della funzione rieducativa delle pene e anche della lotta contro l’ignoranza, diffusa soprattutto nelle relazioni tra uomo e donna.