I ragazzi del Liceo Classico “M. Cutelli e C. Salanitro” indossano la toga: “Ciak…Un processo simulato per evitare un vero processo”

I ragazzi del Liceo Classico “M. Cutelli e C. Salanitro” indossano la toga: “Ciak…Un processo simulato per evitare un vero processo”

CATANIA – “Ciak…Un processo simulato per evitare un vero processo” è l’iniziativa progettuale promossa dal Presidente del Tribunale per i minorenni di Catania e realizzata dall’Associazione “Ciak – Formazione e legalità”, che ha coinvolto gli alunni della classe V E del Liceo Classico “Mario Cutelli e Carmelo Salanitro”, diretto dalla preside Elisa Colella, che hanno rappresentato tutte le fasi di un processo minorile.

Teatro della simulazione è stata la Corte d’Appello del Tribunale Catania tra le cui mura, sabato 6 maggio scorso, le studentesse e gli studenti della classe del corso di Potenziamento di Diritto ed Economia Politica, hanno indossato la toga e interpretato un copione di ben due ore che aveva assegnato un ruolo preciso a ciascuno. La vicenda giudiziaria messa in scena, dal titolo “La Maschera”,  riguardava una realtà tristemente vicina al mondo degli adolescenti: il bullismo e il cyberbullismo. Nello specifico la narrazione ha preso le mosse dalle angherie subite da due ragazzi liceali, uno impoverente e un altro di origini marocchine, presi di mira dai compagni.

Attraverso il percorso processuale i protagonisti vivono un itinerario di consapevolezza che li conduce alla comprensione dell’importanza delle legge e della necessità di tenere un comportamento rispettoso delle regole della convivenza civile. L’esercizio della giustizia consente non solo il ravvedimento dei colpevoli,  ma anche la riappropriazione da parte delle vittime della fiducia nella legge, vero alleato per combattere le ingiustizie.

La simulazione del processo è stata, così, un’occasione per imparare e riflettere sui propri comportamenti entro l’ambito dell’educazione alla legalità. I giovani hanno personificato magistralmente la vicenda, calandosi nelle diverse parti assegnate con bravura e impegno. Sono stati giudici, avvocati, vittime, imputati, testimoni, cancelliere, ufficiale giudiziario; rispettando i tempi, i ruoli previsti dalla scrittura e anche il dress code, non lasciando trasparire emozione o tensione, sentimenti che, invece, sono stati pienamente vissuti dai genitori presenti.

La simulazione del processo minorile è stata la fase conclusiva di un percorso intenso di preparazione condotto a scuola e in collaborazione con l’Associazione “Ciak – Formazione e legalità”, con la guida e il coordinamento della docente referente dell’iniziativa, prof.ssa Santina Lo Monte. Un’occasione unica per sperimentare sul campo le conoscenze acquisite sui banchi, in un rapporto stretto tra teoria e pratica, anche in vista dell’orientamento delle scelte professionali future degli studenti.