Giornata della Memoria al “Marconi” di Paternò e Ragalna – Le FOTO dell’evento

Giornata della Memoria al “Marconi” di Paternò e Ragalna – Le FOTO dell’evento

PATERNÒ – La Repubblica italiana con L. n. 211/10, riconosce il 27 gennaio – data di apertura dei cancelli di Auschwitz -, come il Giorno della Memoria al fine di ricordare lo sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali, la persecuzione, la deportazione, la prigionia e la morte anche di tutti coloro che erano diversi o si opponevano al progetto di sterminio.

Sempre attenta alle iniziative di spessore storico e culturale, la Preside dell’I.C. “G. Marconi”, prof.ssa Maria Santa Russo, ha invitato i docenti a mettere in atto tutte le iniziative che hanno ritenuto idonee, anche in relazione all’età dei loro studenti, per approfondire il tema e riflettere sul valore della libertà, del rispetto, della dignità umana.

Pertanto, nelle due sedi di scuola Primaria e Secondaria di Paternò e Ragalna, la commemorazione per la giornata della Memoria è stata organizzata a partire dalla prima ora di lezione con diverse attività, tra le quali “Piccole valigie piene di memoria” per gli alunni delle classi di scuola Primaria 2^A/B e 5^A di Falconieri.

Cosa hanno messo gli alunni nelle loro piccole valigie della memoria? Poesie, canti, date, numeri, nomi, storie di bambini e ragazzi strappati alla famiglia, agli amici, alla scuola, la fame, la paura, ma anche tanti colori per disegnare la solidarietà, la pace, l’amicizia per il forte desiderio di continuare a vivere e giocare perché in fondo la vita è bella. Gli alunni sono stati bravissimi, e lo spettacolo ha commosso tutti i presenti.

In altre classi di scuola Primaria si è letto e drammatizzato: “Otto autobiografia di un orsacchiotto“, la storia di un’amicizia tra tre bambini ebrei e un orsacchiotto.

Le docenti delle classi di scuola Primaria di Ragalna hanno fatto attività con visione di film in commemorazione della Shoah. È stata una mattinata intensa e coinvolgente, quella che ha visto protagonisti gli studenti delle quinte classi di scuola Primaria e quelli delle terze classi di scuola secondaria di Paternò, impegnati in attività comuni nell’ottica del progetto di continuità, che si sono realizzate nell’incontro sulla Shoah con lo scrittore Alessandro Montalto.

Incontro commemorativo e al tempo stesso formativo. A coinvolgere le classi, in qualità di autore di testi di narrativa storica, Alessandro Montalto che, dopo aver proiettato delle slide e fatto leggere brevi testi di Primo Levi e Hannah Arendt, ha consegnato agli alunni dei biglietti adesivi prestampati sui quali gli stessi hanno scritto di loro pugno dei pensieri sulla stessa Shoah.

Pensieri coloratissimi che si concatenano al motto “Spezzo il filo spinato affinché…“, così da poter “esser traccia per il domani verso chi apprenderà della stessa Shoah, cogliendo il benefico pensare delle nuove generazioni“. Una volta scritti, questi “innocenti pensieri“, sono stati fissati per sempre su un pannello in P.V.C., laddove il virtuale filo spinato è stato volutamente interrotto.

Oltre alla figura di Primo Levi è stata descritta anche quella dello scrittore Elie Wiesel, sopravvissuto ad Auschwitz, sono stati elencati “i numeri dell’Olocausto“, è stata delineata quella che fu la “tecnologia dello sterminio” e fatta chiara menzione del Processo di Norimberga.
Edificante l’interazione con le classi coinvolte. In un gradevole condividere domande e risposte, pensieri e riflessioni, la Sala “Bianca di Navarra” del “Plesso Falconieri” è così divenuta pian piano un luogo in cui “ricordare per non dimenticare” con il buon proposito di “ricordare sempre, ovunque e comunque, anche e soprattutto oltre la data simbolica del 27 gennaio“.

Desidero ringraziare” – dichiara Alessandro Montalto – “gli organizzatori, cioè, il Dirigente Scolastico Professoressa Maria Santa Russo e le insegnanti Daniela Ciaramella, Marika Tripi, Kay Spampinato e Leda Cristaldi per avermi nuovamente invitato e coinvolto in questa Giornata indimenticabile, tanto per il messaggio in sé quanto per l’interesse manifestato dai giovanissimi verso l’odio di certi popoli contro altri e verso il coraggio e l’illimitato amore di alcuni uomini, figli del mondo e dell’umanità, privi di bandiera e marchiati da un profondo senso del dovere“.

Gli altri alunni di Scuola Secondaria di Paternò hanno svolto diverse attività: alcuni a classi aperte, dalla lettura di brani e testimonianze, hanno realizzato un’intervista a Liliana Segre. Un approccio quasi caleidoscopico, favorito dall’alternarsi degli interventi di docenti e studenti che hanno provato a fare luce sui protagonisti di quegli anni terribili per l’umanità, soffermandosi sulle testimonianze dei sopravvissuti ma anche sugli esempi di grande solidarietà e umanità di tanti italiani, molti dei quali già riconosciuti Giusti tra le Nazioni.
Gli alunni di Scuola Secondaria di Ragalna, dopo attività di Cineforum, si sono cimentati nelle letture di poesie da cui sono scaturiti dibattiti e interessanti riflessioni.

La Dirigente, prof.ssa Russo, commenta: “È importante educare le nuove generazioni a coltivare la memoria: ciascuno di noi ha un preciso dovere morale per contribuire a rafforzare la difesa di ogni singola vita e dei valori della comunità perché ciò che è accaduto può ritornare e anche le nostre coscienze possono nuovamente essere sedotte e oscurate. Ricordiamo milioni di persone rinchiuse in strutture detentive in cui non esistono diritti umani per motivi politici, etnici e religiosi anche nei tempi attuali: penso ai kwaliso in Corea del Nord, ai laogai cinesi, alle colonie penali australiane, ai campi di concentramento turchi, all’inferno libico… Un orrore di cui ci dobbiamo ricordare oggi, mentre commemoriamo la Shoah. Voglio ricordare alcune parole della definizione d’autore che la senatrice a vita Liliana Segre, superstite dell’Olocausto e testimone della Shoah italiana, ha scritto per il vocabolario Zingarelli 2020: “L’indifferenza racchiude la chiave per comprendere la ragione del male, perché quando credi che una cosa non ti tocchi, non ti riguardi, allora non c’è limite all’orrore. L’indifferente è complice. Complice dei misfatti peggiori”. Parole cui ha fatto eco domenica 26 gennaio il Papa dall’Angelus, il quale ha dichiarato che davanti a questa immane tragedia, a questa atrocità, non è ammissibile l’indifferenza ed è doverosa la memoria. Siamo tutti invitati a pregare e a dire ciascuno nel proprio cuore: mai più“.

Di seguito le IMMAGINI dell’evento: