Focus sull’accoglienza dei minori. La scuola “Maiorana” di Catania visita la Cooperativa “Prospettiva”

Focus sull’accoglienza dei minori. La scuola “Maiorana” di Catania visita la Cooperativa “Prospettiva”

CATANIA – Un pomeriggio didattico diverso dal solito, quello trascorso alla Cooperativa “Prospettiva” di Catania, attiva nell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati e di tutti i ragazzi affidati, per vari motivi, dal Tribunale per i Minorenni. È stata una nuova occasione di conoscenza del proprio territorio per i ragazzi della classe II, sezione I, della Scuola secondaria di I grado “Quirino Maiorana” di Catania, diretta dalla dott.ssa Gisella Barbagallo, che dallo scorso autunno si stanno cimentando nel concorso “Testimoni dei diritti”, promosso dal Senato della Repubblica, e rispetto al quale hanno già superato una prima selezione con il loro progetto incentrato sull’articolo 14 della Dichiarazione universale dei diritti umani.

I ragazzi, infatti, hanno scelto di concentrarsi sulla definizione e sulla conoscenza del rifugiato e su come questa figura, complessa, viene accolta e vive nella nostra città. Diversi sono già stati gli incontri coordinati dalle docenti della classe, le professoresse Agata Barbagallo e Chiara Crifò, in particolare con l’associazionismo locale e nazionale e soprattutto con rifugiati, giovani “in carne e ossa” ai quali un difficilissimo percorso esistenziale ha restituito normalità ed umanità proprio nel nostro territorio; agli studenti della classe hanno raccontato pezzi delle loro storie personali, emozionando e arricchendo.

Attiva dal 1981, la cooperativa “Prospettiva” si trova a San Giovanni Galermo ed è lì che Alice, Giovanni, Pietro, Emma, Pier Davide, Josè e gli altri studenti della “Maiorana” si sono trovati per conoscere i responsabili della struttura e i ragazzi loro ospiti, per farsi un’idea, dal vivo, di cosa sia una comunità accogliente per minori. Nell’ampio giardino all’ingresso, presso i campi di calcetto e di pallavolo, mentre un agguerrito gruppo di ragazzi è intento a giocare allegramente in una miscela di arabo e siciliano, ed un sorridente gruppo di ragazze ucraine passeggia, gli alunni vengono accolti dagli operatori del Centro, Piero Mangano ed Elisa Maiorca, quest’ultima operatrice responsabile del centro di aggregazione giovanile e giudice onorario presso il Tribunale dei Minorenni di Catania.

Insieme agli altri operatori, Vanessa, Federica e Daniele, saranno loro a guidare i ragazzi della “Maiorana” nel corso del pomeriggio, a fornire loro ogni chiarimento richiesto, a spiegare, ad esempio, la differenza tra migrante e rifugiato, per poi passare a mostrare la struttura di accoglienza.

Una prima parte dell’incontro vola, così, tra appunti e slide su temi come la legge Zampa del 2017 (la legge italiana che ha finalmente riordinato la materia legata ai minori stranieri non accompagnati affermando il divieto assoluto di respingimento) e sui motivi che spingono alcuni esseri umani a rischiare di morire in mare pur di fuggire dal proprio paese. Poi si visita il laboratorio teatrale, quello di ceramica e poi… “via!” a giocare a pallavolo, nel freddo frizzante di febbraio, a chiudere la visita presso la Comunità “Prospettiva”, un luogo ormai simbolo dell’accoglienza che Catania sa offrire.