CATANIA – Ancora una volta “Vite in affitto” torna in scena per insegnare ed emozionare gli spettatori, questa volta in una cornice magica e immersa nella natura: l’Azienda Agricola Musa di Bronte.
A 1000 metri, nel territorio di Bronte, l’azienda è immersa nella natura etnea con lo sfondo della nostra maestosa “Muntagna”. Accoglie il Musa Festival che dal 2019 è un momento estivo in cui artisti e realtà artistiche differenti hanno la possibilità di esprimersi. L’avvocato Carmelo Schilirò, padrone di casa e organizzatore, ha inoltre raccolto del tempo per spiegare al pubblico che la struttura vuole essere anche un’opportunità per i disabili con percorsi studiati appositamente per loro.
Reduce dal debutto e dalle repliche al Liceo Classico Nicola Spedalieri, “Vite in affitto” ha narrato il suo inno all’amore arcobaleno, che non guarda al passato del proprio amante e al suo “bagaglio”, alle sue preferenze, ma solo ai suoi bisogni più profondi. Figlio del progetto “Parole e Musica”, questo è il 12esimo anno in cui i giovani dello Spedalieri si cimentano nell’arte del canto e della recitazione sotto l’esperta guida del regista Marco Longo, il Maestro Eugenio Arezzo e Ginevra Ciuni a supporto della regia e del canto.
“I ragazzi sono stati strepitosi! Una replica commovente ed emozionante. Hanno recitato con una naturalezza incredibile e la disinvoltura di veri professionisti. Bellissima esperienza durata un’intera giornata in cui i ragazzi tra prove e convivialità hanno fatto un’esperienza coinvolgente che aggiunge un ulteriore definitivo tassello a questo progetto, Vite in affitto, iniziato due anni fa, prima che il lockdown ci imponesse un fermo…”, questo un primo pensiero di Marco Longo, regista che ha donato le parole e la storia ai ragazzi.
A loro, poi, è nuovamente toccato farle proprie, indossarle al meglio, emozionarsi nel canto e nella recitazione per commuovere nuovamente il pubblico e gli appassionati del musical. Tra questi di certo non è mancata la Preside del Liceo, Prof.ssa Vincenza Biagia Ciraldo, che con immensa commozione e attenzione ha assistito ad ogni replica precedente e successiva con affetto e devozione verso i suoi ragazzi in palco, supportati anche da amici, parenti e compagni di scuola.
I ringraziamenti dei ragazzi, oltre che agli spettatori, ancora una volta sono andati alle due tutor che hanno sposato il progetto, Prof.ssa Marta Aiello e Prof.ssa Valeria Sanfilippo. A loro fianco, ai piedi dell’Etna, il padrone di casa dell’Azienda Agricola Musa e organizzatore, insieme a Rossella Fallico, del Musa Festival, Avvocato Carmelo Schilirò.
Quello del Musa Festival è stato l’ultimo pezzo del grande puzzle che è Vite in Affitto, iniziato due anni fa e interrotto dal lockdown, poi proseguito grazie agli episodi sul web ideati e messi in video dagli stessi ragazzi (che hanno risposto alla domande sul passato dei protagonisti), poi continuato in DAD e arrivato fino al palco, in uno splendido e magico spettacolo “in mascherina”, che per naturalezza e bravura in ogni replica ha fatto invidia ad ogni attore professionista.
Ancora una volta il teatro è scuola di vita, è passione, crescita, insegnamento, è un’arma da usare per combattere l’ignoranza, l’odio, per creare e spargere amore e arte. Ancora una volta i ragazzi dello Spedalieri hanno saputo emozionare ed emozionarsi e ancora una volta quel che resta da fare è ricordare questo ultimo capolavoro in attesa del prossimo, con nuovi attori, nuove storie, ma sempre lo stesso batticuore.
Fonti immagini Emanuela Gutkowski e Valeria Sanfilippo