CATANIA – “Anche se in affitto, ne siamo sempre responsabili“, queste le poche parole che in breve riassumono l’immenso e profondo significato dello spettacolare musical tenutosi ieri al Liceo Classico Nicola Spedalieri di Catania.
Figlio del progetto “Parole e Musica”, questo è il 12esimo anno in cui i giovani dello Spedalieri si cimentano nell’arte del canto e della recitazione sotto l’esperta guida del regista Marco Longo, il Maestro Eugenio Arezzo e Ginevra Ciuni a supporto della regia e del canto.
“Abbiamo iniziato a provare ‘Vite in affitto’ l’anno scorso a gennaio. A quasi metà degli incontri tutto si è interrotto per il lockdown. Abbiamo capito pian piano che ciò che raccontavano i personaggi, noi lo stavamo vivendo sul serio: un musical che narra di quella che tra gli anni ottanta e novanta fu una vera e propria pandemia, l’AIDS, interrotto nel 2020 da una pandemia da COVID-19“, si legge tra le note di regia. Ma i ragazzi non si sono dati per vinti, con quella forza d’animo e voglia di fare che solo i giovani hanno, e decidono dunque di dare vita a questo progetto, ma in forma differente: “Ai primi spiragli di normalità dopo il lockdown, alcuni addirittura non si sono arresi e hanno creato tre episodi sul web che raccontano la storia di questi personaggi prima del palcoscenico col titolo “Vite in affitto – Episodi sul web”, tre storie inedite e originali visibili sui social e su YouTube e sul sito ufficiale“.
Il ciclo si è dunque chiuso nella sera del 25 maggio, dove per la prima volta dopo diversi anni il cortile del Liceo Spedalieri ha ospitato lo spettacolo in piena sicurezza e rispetto delle norme anticovid. Sicurezza e rispetto delle norme anche sopra il palco, tra i ragazzi che con naturalezza hanno cantato e recitato nonostante le mascherine, quasi come se facessero originariamente parte della storia di Vite in Affitto, come se la pandemia di cui racconta il testo non fosse quella da AIDS ma realmente quella da Coronavirus.
Le emozioni trasmesse dai giovani attori sul palco sono state quasi indescrivibili, sull’intera storia degli amici protagonisti aleggiava un senso di incompletezza, di malinconia, aiutato splendidamente dalle luci – a tratti colorate e vivaci, poi immediatamente dopo soffuse e delicate – e dalle melodie delicatamente suonate dal vivo. Gli attori non si possono toccare, questo si nota mentre ballano il tango “a distanza”, ma nonostante le restrizioni sembra quasi che sia stato il teatro “in mascherina” a ridare loro la gioia di vivere la propria scuola.
Proprio questa gioia è stata trasmessa nel migliore dei modi dai giovani attori, che ancora una volta hanno dimostrato che: “È possibile trasformare in arte e quindi in bellezza, anche ciò che sembra un brutto momento da cancellare. Perché questa è l’idea alla base del nostro lavoro”.
Il Progetto Pon 2014/2020: L’arte per l’inclusione e l’integrazione azione:10.1.1A-FSEPON-SI-2019-19 ‘Musica e Parole’ ancora una volta si dimostra foriere dell’eccellenza del Liceo Spedalieri, che anche durante la reggenza della Dott.ssa Daniela Di piazza e la Dott.ssa Cristina Cascio ha mantenuto alto il suo livello. A volere fortemente il progetto nonostante le condizioni “sfavorevoli” è stata proprio la Dirigente Scolastica, Prof.ssa Vincenza Biagia Ciraldo, che con immensa commozione e attenzione ha assistito ad ogni replica con affetto e devozione verso i suoi ragazzi in palco, supportati anche dagli amici sugli spalti, da professori ed ex alunni della scuola.
“Vite in affitto” è stata un’esperienza fuori dal comune, un inno all’amore arcobaleno, che non guarda al passato del proprio amante e al suo “bagaglio”, alle sue preferenze, ma solo ai suoi bisogni più profondi. Ancora una volta, nonostante i mille ringraziamenti che la compagnia ha dedicato agli spettatori, alle tutor Prof.ssa Marta Aiello e Prof.ssa Valeria Sanfilippo, a dover ringraziare sono stati gli spettatori per lo splendido insegnamento donatogli dai ragazzi in scena: credere sempre nelle proprie passioni, mai lasciarsi abbattere dagli ostacoli, emozionarsi, amare al meglio.