Festa di Sant’Agata, l’intervista esclusiva all’Arcivescovo Renna: “È genuina la fede del popolo del sacco”

Festa di Sant’Agata, l’intervista esclusiva all’Arcivescovo Renna: “È genuina la fede del popolo del sacco”

CATANIA –È il primo anno che vivo con il popolo di Catania la Festa di SantAgata e fin da subito ho sottolineato che il mio approccio è fatto di razionalità ed empatia. Razionalità perché è necessario avere dei punti fermi perché la Festa si possa svolgere in sicurezza e secondo un ordine ben preciso, sappiamo che in passato ci sono stati degli incidenti.

Dobbiamo ringraziare il Comitato che ha gestito in collaborazione con il Comune e le Forze dell’ordine tutte le regole, che permettono di vivere con serenità e senza pericolo la Festa sia ai catanesi che hai pellegrini. Dall’altra parte l’empatia di camminare con il popolo catanese che esprime grande fede e lancio nei confronti di Sant’Agata, è genuina la fede del popolo delsacco‘ nei confronti della Santa“, sono le parole dell’Arcivescovo Monsignor Luigi Renna durante l’intervista esclusiva ai nostri microfoni.

È il primo anno che l’Arcivescovo, da quando si è insediato a Catania, ha la possibilità di vivere con il popolo la Festa della Santa patrona Agata.

Monsignor Luigi Renna è parte integrante di questa festività: “Credo di sentirmi a pieno parte di questa Festa, perché ho vissuto sia i momenti celebrativi, l’eucarestia che è il cuore di ogni festa cattolica, sia il momento di devozione popolare” afferma l’Arcivescovo.

Durante la processione con il busto reliquiario della Santa, l’Arcivescovo Renna, si è fermato per alcuni passaggi accanto agli uomini che curano il fercolo e ha dedicato del tempo ai devoti e alla preghiera; lo sguardo dell’Arcivescovo Renna è rivolto verso il popolo di Catania e le sue esigenze.

Lo ha reso noto anche durante l’omelia pronunciata al termine della Messa dell’Aurora, in cui ha trattato temi di fondamentale importanza per il territorio etneo: “Catania ha bisogno di uomini e donne che come Sant’Agata sappiano portare la croce delle loro responsabilità – ha affermato -, che corrano il rischio di essere cristiani tutti i giorni e in tutti i luoghi di questa città. C’è tanta gente che porta la propria croce in silenzio e dignitosamente: sono i ‘santi della porta accanto

Portano la croce quelli che hanno un lavoro precario, che dalla mattina alla sera, forse anche portando a casa uno stipendio magro, mantengono integra la loro dignità, rinunciando ad essere messi al soldo della mafia. Portano con dignità la croce quei catanesi che non cedono al ricatto di un guadagno facile e disonesto“, sono alcune delle parole pronunciate durante l’omelia dall’Arcivescovo.

La scelta di trattare questi temi non è casuale, Catania ha bisogno di recuperare la sua dignità, che è stata consumata dalla mafia. Nella seguente intervista video Monsignor Renna ha approfondito ai nostri microfoni l’argomento.

L’intervista video all’Arcivescovo Luigi Renna