Più intelligenti della tecnologia: Erasmus al liceo scientifico “Enrico Fermi” di Paternò

Più intelligenti della tecnologia: Erasmus al liceo scientifico “Enrico Fermi” di Paternò

PATERNÒ – Fino a ieri la generazione Erasmus non aveva meno di diciannove anni. Giovani studenti universitari, pronti a girare l’Europa, un continente che, per diventare anche patria del futuro, deve farsi innanzi tutto spazio di incontro tra persone, e non solo per la circolazione di merci e moneta.

Da qualche tempo, a fare quest’esperienza sono anche i più giovani, studenti liceali che si approcciano a coetanei di altri paesi, avendo come lingua veicolare l’inglese. Come a dire: l’utile del potenziamento dell’uso della lingua straniera, e il dilettevole di conoscere costumi differenti dai propri.

Per questo, il liceo scientifico “E. Fermi” di Paternò, il cui dirigente scolastico è il dottor Donato Biuso, ha ospitato, nell’ambito del progetto di mobilità internazionale “Erasmus KA2 ‘We are smarter than technology’” di durata biennale, un nutrito gruppo di docenti e studenti provenienti da diverse nazionalità quali Slovacchia, Norvegia, Macedonia, Romania e Turchia. I giovani stranieri, ospitati dagli studenti del liceo, oltre che partecipare alle attività della scuola, accolti anche da un concerto organizzato dagli studenti del Fermi (dove pare non manchino i talenti musicali, e forse di qualcuno sentiremo parlare molto presto), hanno visitato la cittadina di Paternò, accolti dal sindaco con una manifestazione nel palazzo della città, Catania e alcuni dei luoghi turistici di maggiore rilievo storico, archeologico e naturalistico dell’isola, tra cui la Riserva naturale di Isola Bella, l’Etna, e le Salinelle di Paternò, luogo sconosciuto ai più, ma di enorme interesse geologico.

Scopo del progetto è stato e sarà – afferma Nuccia Nicolosi, docente di lingua e cultura inglese al Fermi, nonché anima organizzatrice dell’evento – quello di veicolare le competenze digitali oltre quelle di Cittadinanza Europea, perché gli studenti acquisiscano consapevolezza degli aspetti dannosi dell’utilizzo eccessivo di strumenti elettronici, e per facilitare lo sviluppo della salute mentale, sociale e ambientale all’interno della scuola, dove l’istruzione deve assolvere al suo ruolo fondamentale“.

Favorire, dunque, la conoscenza, la consapevolezza e la responsabilità nell’uso della tecnologia, lo scambio di esperienze, l’attenzione e la sensibilità per un uso corretto degli strumenti digitali ed evitare che gli studenti siano vittima delle “trappole internet” e dell’uso improprio dei social. Perché molta inconsapevolezza sfocia spesso nel cyberbullismo e in fenomeni di dipendenza dalla rete. I due mali con cui la generazione dei nativi digitali si troverà a combattere nei prossimi decenni.