La cultura del “dono” a scuola… Donare è vita all’I.I.S. “G.B. Vaccarini” di Catania

La cultura del “dono” a scuola… Donare è vita all’I.I.S. “G.B. Vaccarini” di Catania

CATANIA – “La donazione è vita”: questo il titolo dell’importante convegno svoltosi martedì 2 aprile 2019 presso l’Aula Magna dell’I.I.S. “G.B. Vaccarini” di Catania alla presenza di una platea attenta e particolarmente sensibile al tema, costituita dagli alunni delle classi quarte. Il simposio, fortemente voluto dalla Dirigente Scolastica, Prof.ssa Salvina Gemmellaro, si aggiunge alle molteplici e interessanti iniziative che l’Istituto sta organizzando per promuovere in maniera sistematica e intenzionale, come è proprio di ogni mirata azione educativa, la cultura della salute e del benessere.

 

 

Parlare di donazione di organi e tessuti in un contesto scolastico significa, infatti, voler incidere sulla formazione degli alunni e delle loro famiglie accrescendo la sensibilità nei confronti della solidarietà grazie ad un’operazione scientifica in grado di incrementare la possibilità di curare e far guarire persone gravemente ammalate o in attesa di trapianto.

Risponde proprio a quest’obiettivo di ampliamento dell’orizzonte percettivo in materia di salute e benessere delle comunità educanti il protocollo d’intesa siglato tra l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “Vittorio Emanuele” di Catania (A.O.U.P.V.E) e l’Ufficio Scolastico Regionale. Sinergia, quest’ultima, in perfetta linea con le indicazioni dell’alleanza tra Miur e Ministero della Salute che prevede l’educazione alla salute non come una nuova materia del curriculum, ma come una proposta educativa “continuativa e integrata”.

Per tale ragione l’intervento del relatore Dott. Cristian Ilardi, Anestesista Rianimatore, Coordinatore del Procurement organi e tessuti del Policlinico “Vittorio Emanuele” di Catania è stato preceduto oltreché dal saluto istituzionale della Dirigente Scolastica che ha posto l’accento sulla necessità della scuola di educare il futuro cittadino del domani alla cultura del dono, anche dagli interventi del Dott. Emilio Grasso e della Dott.ssa Angela Longo, in qualità rispettivamente di Dirigente e di Referente all’educazione alla salute dell’USR Sicilia Ambito Territoriale di Catania, e della Dott.ssa Giusy Vernaci, Pedagogista Responsabile dell’Unità Operativa Educazione e Promozione della Salute del Policlinico Universitario “Vittorio Emanuele” di Catania.

 

 

Che non sia mai troppo presto per parlare di donazione e trapianti inducendo i ragazzi a confrontarsi serenamente con il tema della morte in una società che, oltre al culto dell’edonismo e dell’eterna giovinezza, sembra, in taluni casi, averne operato una sorta di rimozione, alimentando irrealisticamente fantasie di immortalità, è stato ampiamente dimostrato dai rappresentanti delle istituzioni cooperanti che hanno aperto i lavori creando il giusto orizzonte d’attesa tra gli alunni, i quali hanno avuto la possibilità di approfondire degli aspetti scientifici studiati in classe nelle ore curriculari sotto la guida dei docenti afferenti al dipartimento di Scienze Naturali, rappresentato per  l’occasione dalla Prof.ssa Josè Grasso, Referente d’Istituto per la salute, la prevenzione e il benessere.

Gli studenti sono entrati nel vivo del tema grazie alla proiezione di due filmati che hanno permesso di creare un clima emotivamente coinvolgente consentendo loro di riflettere su molteplici aspetti connessi alla donazione: l’attesa dell’organo da parte del paziente ricevente, l’importanza di assumere una decisione in tempi rapidi da parte dei congiunti del parente morto, in caso di mancata espressione in vita della volontà di donazione, le spaccature che talvolta si creano tra i familiari del deceduto tra coloro che sono favorevoli al prelievo di organi e coloro che non lo sono.

Le riflessioni, dopo la visione dei filmati, sono state scientificamente supportate dal Dott. Cristian Ilardi che, con uno stile comunicativo chiaro ed efficace, è riuscito a far luce non solo sul significato di espressioni come prelievo d’organi, trapianto ed espianto, che nell’immaginario comune vengono spesso confusi, ma anche sulle condizioni che inducono a dichiarare una persona morta. Contrariamente a quanto si suole pensare la morte di un individuo non coincide con l’arresto del battito cardiaco, ma con il termine della sua funzione cerebrale, la cosiddetta morte encefalica. Il relatore ha poi fatto comprendere quale sia la differenza tra i trapianti salvavita come quelli del pancreas e del cuore e quelli che migliorano la qualità della vita come nel caso dei reni in pazienti dializzati o delle cornee per risolvere il problema della cecità.

L’Esperto in materia ha poi informato l’uditorio su un importante passo in avanti che il Policlinico di Catania sta per compiere: l’effettuazione del trapianto d’utero in pazienti affette da una specifica sindrome o da una malformazione dell’organo. Dopo la presentazione della donazione di organi e tessuti come un gesto libero e incondizionato, il Dott. Ilardi ha illustrato le varie modalità attraverso le quali poter esprimere il proprio consenso.

È seguita una parte interattiva in cui le domande dell’uditorio hanno toccato sia aspetti scientifici come i trapianti combinati, i rigetti, le condizioni di salute proibitive per la donazione, sia aspetti di etica laica e confessionale. Si è trattato di un interessante momento di scambio reciproco di saperi, esperienze e punti di vista su un tema che scuote le coscienze di noi tutti per il fatto di indurci a pensare ai due grandi poli dell’esistenza: la vita e la morte.

La trattazione di un tema così delicato come quello della donazione degli organi è, dunque, un segno di cultura, oltreché che di civiltà, e, nel momento in cui avviene a scuola, è indice di un avanzamento del processo di insegnamento-apprendimento nella direzione di un’apertura alla società nel suo complesso.

L’articolo è stato redatto con la collaborazione della Professoressa Carla Biscuso