Il presepio siciliano racconta le sue tradizioni agli alunni del CD Fava di Mascalucia

Il presepio siciliano racconta le sue tradizioni agli alunni del CD Fava di Mascalucia

MASCALUCIA – Diceva lo scrittore statunitense Norman Peale: “Il Natale muove una bacchetta magica sul mondo ed ecco, tutto è più dolce e più bello!“. Pensiero pertinente che definisce chiaramente lo spirito di suggestiva atmosfera che caratterizza l’attesa per questa importante ricorrenza, coinvolgendo indistintamente grandi e piccini.

Il Natale, festa celebrata in varie parti del mondo con il racconto di costumi e celebrazioni variabili da paese a paese, sia dal punto di vista sociale che religioso, ma che rappresenta per il nostro Paese una festa speciale, recante con sé un bagaglio ricco di tradizioni e folklore. Anche quest’anno gli alunni del Circolo didattico “Giuseppe Fava”, di Mascalucia, guidato dal dirigente scolastico prof.ssa Maria Gabriella Capodicasa, sono stati protagonisti di un “viaggio” alla scoperta delle tradizioni natalizie del territorio siciliano e riguardanti i presepi e la loro storia.

Le classi quinte e la terza A del Circolo Didattico, accompagnati dalle loro insegnanti, si sono recate a Caltagirone, capitale della ceramica siciliana, e che occupa nella storia del presepe popolare siciliano un posto di primissimo piano, nel vanto di un’antichissima tradizione. Gli alunni, nella cittadina definita “città dei mille presepi”, hanno potuto ammirare presepi costruiti in terracotta, in cotone, in filo di rame, in carta stagnola, in nastro carta, rimanendo affascinati alla vista del meraviglioso presepe realizzato fra fine ‘700 e inizio ‘800 da Giacomo Bongiovanni e Giuseppe Vaccaro (rispettivamente zio e nipote, maestri entrambi nell’uso dell’argilla sovrapposta in forma di sottilissime strisce sul corpo già modellato delle statuine) e custodito al Museo Diocesano.

Hanno scoperto il tornio all’interno del museo regionale della ceramica e del laboratorio di ceramica dove hanno assistito alla realizzazione di un vaso. Hanno ascoltato la leggenda che ha portato alla realizzazione della testa di Moro e ammirato il palco musicale abbellito da ceramiche e numerosi monumenti, chiese e i caratteristici “carruggi” incontrati durante il percorso con il trenino turistico e la famosa scalinata di Santa Maria del Monte.

Anche gli alunni delle classi terze del Giuseppe Fava hanno avuto la possibilità di scoprire e ammirare i tesori artistici e tradizionali dei presepi siciliani e non solo, recandosi a Giarre. Il tour degli alunni e delle insegnanti delle classi, accompagnati dallo staff della pro loco giarrese, è iniziato con la visita al Teatro-Museo dei Pupi siciliani. Successivamente sono stati ammirati i presepi esposti nella mostra curata dall’artista Pagano. È stata quindi fatta tappa al Museo del Folklore in cui sono custoditi fra l’altro rarissimi strumenti musicali provenienti da varie parti del mondo. Entusiasti i bambini che sono stati intrattenuti dal curatore del museo maestro Chillari, che ha narrato loro antichi miti e leggende riguardanti la cultura siciliana. Bellissime le natività che le classi hanno potuto ammirare successivamente al Museo dei Presepi, ubicato in un nobile palazzo ottocentesco e che ospita circa cento pezzi presepiali, insieme a vere e proprie opere d’arte forgiate da insigni presepisti italiani. Natività di indubbia bellezza lavorate in cartapesta leccese, in terracotta siciliana e pugliese, magnifiche figure napoletane, in legno di cirmolo provenienti dal Trentino. Diorami presepistici che hanno fatto rivivere ai bambini uno spaccato di vita contadina siciliana, con i costumi, le suppellettili e i personaggi di un tempo ormai passato ma ancora vivo nella cultura e nella storia.