Vivere Lampedusa, tra bellezze e difficoltà: ecco la storia di Marco

Vivere Lampedusa, tra bellezze e difficoltà: ecco la storia di Marco

LAMPEDUSA – Abitare in Sicilia, in un’isola, sappiamo non è facile e, talvolta, addirittura, è complicato. Ma pensiamo quanto sia difficile vivere nell’isola più distante dalla nostra regione e dalla penisola Italiana, cioè, Lampedusa.

Tra le difficoltà, oltre a quelle legate alla fornitura d’acqua, ci sono quelle legate all’istruzione dei ragazzi che, a fronte delle distanze, si trovano obbligati a scegliere le scuole superiori di secondo grado presenti sul territorio. A Lampedusa, infatti, vi è un solo istituto onnicomprensivo con un Liceo scientifico e un Istituto tecnico.

Marco ha voluto raccontare ai nostri microfoni cosa vuol dire essere un’adolescente a Lampedusa.

Vorrei iniziare dicendo che amo il mio territorio e la mia isola, fatta di bellezze artistiche e naturali uniche nel mondo, basti pensare alla baia dell’Isola dei Conigli. Ciononostante sono obbligato a doverlo lasciare, a dover partire lontano per poter intraprendere il percorso scolastico e accademico che desidero”.

Il primo grosso problema per un’adolescente è la poca scelta per il percorso scolastico superiore – spiega il giovane Marco – nel mio territorio ci sono un Liceo scientifico e un istituto tecnico economico. Nessuno spazio a materie classiche o linguistiche, tra l’altro da me amate. Un giovane Lampedusa si trova costretto a scegliere se affrontare le materie scientifiche oppure il percorso tecnico economico. Io ho sempre amato il latino, probabilmente legato al fatto che mia nonna lo amava, e mi ha sempre intrigato studiare materie classiche

Parlai della mia scelta a mia madre e, dopo un’attenta riflessione ho deciso, a malincuore, di affrontare il percorso scientifico poiché un trasloco e gli eventuali rientri per le vacanze sarebbero costati troppo”.

Una scelta quella fatta da Marco che, purtroppo, sono in molti a dover fare. Infatti i costi tra traghetti, i più veloci aerei, e i trasferimenti fuori dall’isola, per molte famiglie sono troppo alti e impegnativi.

Finite le scuole superiori ho scelto di voler affrontare come percorso accademico: giurisprudenza. Così avevo pensato di iscrivermi nella più vicina Palermo ma i costi di trasloco, viaggi e tasse universitarie non erano tanto diversi da quelli che avrei dovuto affrontare andando in un ateneo fuori Sicilia. Così, dopo attente valutazione ho deciso di iscrivermi a Torino”.

Conclude Marco: “Il mio desiderio è quello che il Governo possa investire di più su un territorio come Lampedusa, evitando la fuga di giovani sia nella scelta scolastica che, in generale per la Sicilia, nella scelta del percorso di laurea”.