Violenze e aggressioni nei pronto soccorso: “Misure restrittive per Vittorio Emanuele, poi ci vuole tanto buon senso”

Violenze e aggressioni nei pronto soccorso: “Misure restrittive per Vittorio Emanuele, poi ci vuole tanto buon senso”

CATANIA – Aggressioni e violenze dentro i pronto soccorso degli ospedali sono diventati un vero e proprio allarme e problema sociale. Tanto da spingere l’Assessorato alla Sanità a dover prendere una decisione drastica.

La direttiva regionale, infatti, è stata quella di vietare che i pazienti vengano accompagnati. Dovranno, dunque, presentarsi da soli. Una scelta che ha fatto scatenare l’ira del Codacons, che ha cercato di tutelare chi ha bisogno di assistenza, particolarmente i più bisognosi. Come potrebbero fare i bambini e gli anziani?

Un attacco e osservazione leciti, anche se bisognerebbe prestare attenzione ad alcuni aspetti. Il primo, come riferito da Prefettura e sedi competenti, è che il provvedimento è stato preso solo per il Vittorio Emanuele di Catania, negli ultimi tempi teatro di spiacevoli episodi e risse a causa delle lunghe attese.

Questo, ovviamente, deve essere preso con i dovuti accorgimenti: “Si tratta solo di avere buon senso. Sembra ovvio che, in casi eccezionali, non si possa assolutamente vietare che il paziente venga accompagnato”. E ancora: “Le misure restrittive saranno valutate da ogni singolo presidio ospedaliero secondo le indicazioni date dall’Assessorato”.

Per quanto riguarda le indicazioni dalla Prefettura, giorni fa era già stata segnalata la proposta di migliorare a aumentare i controlli attraverso una pattuglia aggiuntiva. L’ulteriore presidio di vigilanza dovrebbe essere inserito specialmente durante le ore di punta.

Ciò non toglie, ovviamente, che nel sistema sanitario verranno presi i dovuti accorgimenti volti a ridurre le attese delle visite.