Via Quartararo, scuola Italo Calvino senza via di fuga: bloccata da un cancello chiuso e una strada senza sbocco – FOTO

Via Quartararo, scuola Italo Calvino senza via di fuga: bloccata da un cancello chiuso e una strada senza sbocco – FOTO

CATANIA – Un cancello chiuso, blindato da un lucchetto, un cartello di strada senza sbocco e una scuola senza un’ulteriore uscita di sicurezza. In realtà, però, la strada esiste, solo che si trova su un terreno privato che il proprietario aveva concesso al comune di Catania per effettuare alcuni lavori.

Lavori che risalgono a circa 10 anni fa, quando, per apportare delle migliorie alla via Del Bosco, l’amministrazione e il proprietario dell’area in questione decisero di aprire una bretella per facilitare lo smaltimento del traffico e offrire una strada alternativa.

Finiti i lavori, però, il tragitto stradale fu chiuso di nuovo e, oggi, a vivere una situazione spiacevole è l’Istituto Comprensivo Italo Calvino, che conta 16 aule tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria.

Il plesso, infatti, in caso di terremoto, si troverebbe con un punto di raccolta individuato dalla protezione civile difficile da raggiungere: “Nel caso in cui fosse necessario – spiega il dirigente scolastico, Salvatore Impellizzeri, i ragazzi dovrebbero percorrere un percorso più articolato. La scuola, infatti, ha una sua area di raccolta ma, qualora succedesse qualcosa, bisognerebbe fare un giro più ampio per raggiungere il luogo”.

L’area sicura scelta dalla Protezione Civile, infatti, è il Largo Seminara, prima raggiungibile facilmente grazie alla bretella, oggi ostruita dalla presenza del famigerato cancello. “Questa situazione – continua Impellizzeri – è così da almeno 10 anni. Da quando gestisco l’Istituto mi sono mosso attivamente per trovare una soluzione, ma è una cosa che, purtroppo, devono risolvere il Comune e il proprietario, trovando, possibilmente, un nuovo accordo. O, in modo più drastico, intervenire con un atto di esproprio”.

Le difficoltà, tra l’altro, non sono solo per la scuola, ma anche per i cittadini. La confusione negli orari di ingresso e di uscita scolastici, la mancata possibilità di raggiungere l’area di raccolta in caso di calamità naturale, le auto in doppia in fila. Insomma, una situazione sicuramente non facile e che alimenta tante perplessità nei genitori dei bambini e nei residenti.

La patata bollente, dunque, torna all’amministrazione comunale, sperando che il problema venga risolto in fretta.