Una palazzina dedicata allo spaccio a San Cristoforo, tre arresti a Catania – VIDEO

Una palazzina dedicata allo spaccio a San Cristoforo, tre arresti a Catania – VIDEO

CATANIA –  La scorsa sera i carabinieri del Nucleo Operativo del Comando Compagnia di piazza Dante, con il supporto del Nucleo Cinofili di Nicolosi, hanno arrestato tre giovani spacciatori nel quartiere di San Cristoforo,  per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Lo svolgimento dell’operazione

Tutto è cominciato da un controllo su una palazzina vicino a via Plebiscito, dalla quale era stato notato da qualche giorno un insolito movimento di persone da e per lì, dopo aver sostato nel palazzo per poco tempo. Prima di dare inizio ad un blitz, i carabinieri hanno fermato alcune persone che hanno visto uscire da quel palazzo e che hanno trovato in possesso di piccole dosi di cocaina, crack, marijuana e hashish, e che di conseguenza sono state segnalate alla Prefettura.

Dopodiché i militari sono intervenuti ed hanno fatto irruzione nell’abitazione sita all’interno del palazzo dove hanno trovato i tre giovani, rispettivamente dell’età di ventinove, diciannove e diciotto anni. I carabinieri hanno perquisito l’appartamento e sul tavolo della cucina hanno trovato marijuana, hashish e banconote di vario taglio per una cifra  di 250 euro circa ed un bilancino digitale di precisione.

L’esito finale e la denuncia per danneggiamento aggravato

La droga è stata sequestrata per essere analizzata dai Laboratori dell’Arma,  al fine di accertare il quantitativo di principio attivo; anche i soldi in contanti sono stati sequestrati. I tre giovani sono stati posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ne ha convalidato l’arresto: i carabinieri hanno anche denunciato per danneggiamento aggravato il padre di uno dei tre, un pluripregiudicato catanese per reati contro il patrimonio, in quanto dopo aver appreso la notizia dell’arresto del figlio, si è precipitato all’esterno della Caserma, dove ha sfogato la sua rabbia contro uno specchio parabolico, distruggendolo completamente, proprio così i carabinieri lo hanno notato dalle telecamere e lo hanno denunciato, addebitandogli i costi per il ripristino della segnaletica stradale verticale.