Tragedia via Garibaldi: lutto cittadino. Inchiesta contro caposquadra dei vigili del fuoco: “Atto dovuto”

Tragedia via Garibaldi: lutto cittadino. Inchiesta contro caposquadra dei vigili del fuoco: “Atto dovuto”

CATANIA – Sarà proclamato il lutto cittadino in concomitanza con le esequie delle vittime dell’esplosione di ieri sera in via Garibaldi. A renderlo noto il sindaco del capoluogo etneo, Enzo Bianco.

Prima che si svolgano i funerali dei vigili del fuoco Giorgio Grammatico, 37 anni, Dario Ambiamonte, 39 anni e del civile Giuseppe Longo, 75 anni, si dovrà attendere che le autopsie sui loro colpi vengano concluse. In seguito alla tragedia, infatti, è stata aperta un’inchiesta per disastro colposo e omicidio colposo plurimo.

Ad essere indagato Marcello Tavormina, il 38enne capo della squadra dei vigili del fuoco intervenuta ieri sera nel centro storico della città. L’uomo è attualmente ricoverato nell’ospedale Garibaldi Vecchio per un trauma cranico: le sue condizioni sarebbero gravi.

L’altro collega rimasto ferito, Giuseppe Cannavò, è anch’egli ricoverato nello stesso nosocomio catanese per un grave trauma polmonare.

L’iscrizione di Tavormina nel registro degli indagati è un atto dovuto da parte della Procura di Catania che ha, inoltre, disposto il sequestro dell’immobile dove è avvenuta la violenta esplosione. Le indagini sono affidate alla squadra mobile della Questura.

L’ipotesi della Procura è quella di “una cattiva valutazione dei fatti“.

Ai funerali delle vittime dovrebbe essere presente anche il ministro dell’Interno, Marco Minniti, che ieri sera ha telefonato al primo cittadino del comune etneo esprimendo cordoglio per quanto accaduto. Anche il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, aveva espresso le sue condoglianze attraverso una telefonata a Bianco.