CATANIA – Storie di vita, storie di solidarietà e di appartenenza al territorio. Questo è TEDxSSC, che trae spunto da TED, evento che si tiene ogni anno a Vancouver.
L’obiettivo è lo stesso del progetto madre, ovvero raccontare delle storie che possano dare un senso e una speranza in più per migliorare la vita di ognuno di noi.
L’anno scorso, per esempio, la storia di Umberto Bonaccorsi, allenatore dei Briganti Librino, ha dato uno stimolo in più per riuscire a creare degli spazi da gioco. Da quelle osservazioni, infatti, oggi molti bambini di Librino hanno un luogo dove ritrovarsi per poter praticare sport.
Una grande soddisfazione, come afferma l’organizzatrice Emanuela Pecora, orgogliosa del successo ottenuto: “Quest’anno l’hashtag #TEDxSCC è stato tra i più dibattuti sui social network, specialmente su Twitter. E il fatto che ci sia questo seguito e che dalle nostre storie si possa trarre spunto per cambiare il futuro è di grande importanza”.
Nella presentazione di oggi, sono 10 le storie più interessanti: quella di Alessandra Romano, laureata in Medicina a Catania e che adesso, negli Stati Uniti, sta trattando una delle ricerche sperimentali più promettenti sulla cura dei tumori ematici; quella della giurista Marta Loi, seconda madre del piccolo Ruben, un bimbo di quattro mesi e mezzo nato in Spagna da due madri italiane. Interessante per la storia, che si scontra con le leggi italiane in tema di tutela dell’infanzia e di diritti per le famiglie omogenitoriali.
E, ancora, quella di Arjola Dedaj, campionessa sportiva nonostante la cecità, quella di Alessandro Cacciato, emigrato al contrario: da Vicenza ad Agrigento per costruire innovazione; Boris Behncke, vulcanologo tedesco innamorato dell’Etna; Toti Di Dio, palermitano che disegna gli spazi per renderli sociali; Michele Corradino, magistrato etneo da quasi un anno membro dell’autorità nazionale anticorruzione; Francesco Costa, giornalista catanese e fondatore de Il Post, uno dei quotidiani online di maggiore successo in Italia; Vincenzo Cosentino, regista nostrano trasferitosi dall’altra parte del mondo per seguire il suo sogno; il Coro Dulce Memoire, un’esperienza scolastica diventata un progetto musicale convincente.