Succede a Catania e provincia: 24 luglio MATTINA

Succede a Catania e provincia: 24 luglio MATTINA

CATANIA – Ecco le operazioni più importanti condotte dai carabinieri a Catania e provincia:

  • La scorsa notte i carabinieri di Piazza Dante hanno arrestato il 25enne catanese Vito Vinciguerra colto in flagrante per spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. I militari, in servizio nel quartiere di San Cristoforo, lo hanno osservato fare la spola tra la Via Trovatelli e la Via Alogna dove piazzava la droga in cambio di denaro. Intervenuti tempestivamente, i militari lo hanno perquisito allargando i controlli anche alle pareti dei locali di Via Trovatelli, trovando e sequestrando nel complesso 14 dosi di marijuana e 130 euro in contanti, incassati dalla precedente vendita della droga. L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato portato al carcere di Catania Piazza Lanza.
Vito Vinciguerra, 25 anni

Vito Vinciguerra, 25 anni

  • I carabinieri di Raddusa hanno arrestato nella flagranza un 19enne di origini russe ritenuto responsabile di tentata estorsione, maltrattamenti in famiglia ed oltraggio a pubblico ufficiale. Senza lavoro e ossessionato dalle slot machine, da mesi vessava i genitori adottivi pur di ottenere il denaro da spendere nel gioco d’azzardo. Il colmo è stato raggiunto ieri sera quando, al rifiuto dei genitori di dargli 20 euro, li ha prima minacciati di morte e poi danneggiato il portone d’ingresso dell’abitazione ed il parabrezza dell’auto del padre, un pensionato di 58 anni. La madre, terrorizzata, ha chiesto aiuto ai carabinieri i quali, giunti dopo pochi minuti sul posto, hanno bloccato ed ammanettato il ragazzo che nelle fasi dell’arresto non ha risparmiato loro insulti di ogni genere. L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato portato al carcere di Caltagirone.
  • Un comportamento che avrebbe potuto sfociare nell’ennesima tragedia, quello di G.S, il 29enne catanese incensurato che alle prime luci dell’alba dello scorso 23 luglio è stato arrestato per atti persecutori. Il fatto è accaduto intorno alle 3 del mattino quando, con una telefonata, una donna ha avvisato gli agenti che G.S., un suo ex, era sotto la sua abitazione e lanciava sassi contro la sua finestra. Immediatamente sono intervenutele le volanti ma il disturbatore si era già allontanato; la vittima ha riferito delle minacce di morte ricevute dall’uomo, mostrando anche i sassi che erano rimasti sul ballatoio del balcone. Allontanatisi i poliziotti, però, l’uomo è tornato all’attacco, stavolta scalciando contro il portone e ripetendo la sassaiola contro gli infissi della vittima, ma al nuovo intervento della polizia, dell’uomo non c’era nessuna traccia. L’assalto delle 4.30 è stato per lui fatale: i poliziotti, infatti, lo hanno intercettato proprio mentre si trovava sul luogo del misfatto, lo hanno immobilizzato e ammanettato e portato in Questura. Dopo la denuncia della vittima, l’uomo è stato arrestato e condannato agli arresti domiciliari, in attesa del giudizio per direttissima.