Succede a Catania e provincia: 7 marzo MATTINA

Succede a Catania e provincia: 7 marzo MATTINA

CATANIA – Ecco le operazioni più importanti condotte dai carabinieriCatania e provincia:

  • i carabinieri del Nucleo Radiomobile della compagnia, coadiuvati dai colleghi della C.I.O. del XII° Reggimento Sicilia e del Nucleo Cinofili di Nicolosi e dai militari della locale compagnia della Guardia di Finanza, hanno eseguito un controllo straordinario del territorio nei comuni di Paternò e Biancavilla, finalizzato a far rispettare le norme emanate per il contenimento della diffusione del virus Covid, nonché di quelle in materia di sicurezza stradale, al termine del quale si sono ottenuti i seguenti risultati: elevate 17 sanzioni amministrative per il mancato rispetto del divieto di spostamento nelle ore di coprifuoco, 5 per il mancato utilizzo della mascherina protettiva; segnalati al competente U.T.G. 2 giovani assuntori poiché trovati in possesso di 4 dosi per complessivi 5 grammi di marijuana; controllati 5 esercizi commerciali; contestate 12 sanzioni amministrative per violazione al codice della strada; sottoposto a sequestro e fermo amministrativo 1 motoveicolo; ritirato 1 documento di guida e circolazione e decurtati complessivamente 62 punti alle patenti di guida. Nel medesimo contesto operativo sono state identificate 72 persone e controllati 66 veicoli;

 

  • i carabinieri della Stazione di Vizzini hanno denunciato un 48enne del posto per furto di energia elettrica e una 17enne di origini romene, ma domiciliata a Vizzini, che oltre ad aver rubato anch’ella energia elettrica si è resa responsabile di minacce e oltraggio a pubblico ufficiale. Entrambi i denunciati, già gravati da precedenti di polizia, avevano allacciato i contatori attestati sulle loro abitazioni private alla rete elettrica pubblica. Nel corso del servizio i militari hanno trovato in casa dell’uomo una dose di marijuana, motivo per il quale il predetto è stato segnalato al competente U.T.G. di Catania, mentre la minorenne, senza mezzi termini, ha minacciato i militari operanti, dicendo loro che prima avrebbe dato fuoco alle loro auto per poi farli uccidere da terzi: “vi faccio sparare in testa“, minaccia di morte estesa anche alle loro famiglie. I tecnici dell’ente erogante il servizio, intervenuti di supporto ai carabinieri, hanno provveduto a ripristinare i collegamenti originari dei contatori;

 

  • i carabinieri della Stazione di Caltagirone, coadiuvati dai colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia”, hanno arrestato nella flagranza il 48enne Giovanni Sparacino del posto, poiché ritenuto responsabile di detenzione di arma clandestina, ricettazione e detenzione illegale di munizionamento. Nell’ambito di una battuta eseguita nelle aree rurali della Frazione di Granieri, i militari hanno avuto accesso alla proprietà dell’uomo, dove insiste, oltre all’abitazione, anche un capannone adibito a officina meccanica, luoghi in cui, previa perquisizione, sono stati trovati e sequestrati: 1 fucile sovrapposto cal. 12 marca E. Rizzini, con la matricola abrasa e 98 munizioni del medesimo calibro illegalmente detenute. L’arma, nei prossimi giorni, sarà inviata agli esperti del R.I.S. di Messina per essere sottoposta a specifici esami, che potrebbero stabilirne la provenienza e l’eventuale utilizzo in pregressi episodi criminosi. L’arrestato, in attesa delle determinazioni dell’autorità giudiziaria, è stato relegato agli arresti domiciliari;

  • i carabinieri della Stazione di Adrano hanno arrestato il 31enne Giuseppe D’Amico di Biancavilla, in esecuzione di un ordine per l’espiazione di pena detentiva emesso dal Tribunale di Palermo. L’uomo, già condannato dai giudici per truffa, reato commesso a Partinico (PA) il 27 luglio 2016, dovrà scontare la pena comminatagli equivalente a 1 mese di reclusione. L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato posto in regime di detenzione domiciliare.

Giuseppe D’Amico, 31 anni