Scritte offensive Rai di Catania, le parole di vicinanza e solidarietà

Scritte offensive Rai di Catania, le parole di vicinanza e solidarietà

CATANIA – Il sindaco di Catania Enrico Trantino con tutta l’amministrazione comunale, esprime vicinanza e solidarietà alla redazione giornalistica e al personale tecnico della sede Rai di Catania, per le scritte gravemente lesive della loro professionalità  che hanno imbrattato i muri esterni della sede di via Passo Gravina.

Le parole del sindaco Trantino

Un episodio riprovevole tanto più grave perché ripetuto a distanza di poco tempo – ha detto il sindacosu cui auspichiamo venga fatta presto piena luce dalle forze dell’ordine per individuare i responsabili di questi inqualificabili gesti“.

“Spiace – ha proseguito Trantino – che taluni interpretino il dissenso in modi assolutamente sbagliati, violando le più elementari norme del rispetto e della democrazia”. 

“Siamo certi il lavoro dei professionisti Rai che con poche difficoltà garantiscono un rilevante presidio informativo per la città di Catania, la Sicilia e la Nazione, non ne sarà in alcun modo condizionato, rimanendo ancorato nel solco dell’equilibrio e la deontologia professionale che da tempo conosciamo e apprezziamo“, conclude.

Enza Meli

La Rai di Catania scrive Enza Meli, segretaria generale della Uil di Catania, in una nota assicura un equilibrato e prezioso servizio di informazione grazie alla indiscussa professionalità di giornalisti e tecnici. Nel riconoscere la competenza e lo spessore umano di lavoratrici e lavoratori della sede Rai etnea, vogliamo esprimere loro solidarietà e sostegno dopo avere appreso delle scritte minacciose con le quali ancora una volta i soliti ignoti hanno voluto imbrattare la struttura“.

Cgil di Catania

Conosciamo la professionalità – dichiara La Cgil di Cataniadei giornalisti della sede Rai di Catania e non meritano alcun messaggio di offesa e insulto. Dall’informazione passa invece un prezioso contributo alla democrazia. Non ci può essere vera pace senza un linguaggio rispettoso“.