CATANIA – “Semu tutti devoti, tutti! Cittadini Viva Sant’Agata“.
Ogni anno è un colpo al cuore quando, dopo essere stati ininterrottamente a contatto con la Patrona, poi si deve “salutare” per tanto, forse troppo tempo.
Si è conclusa oggi, infatti, intorno alle 13 con il rientro in Cattedrale a fine giro interno la Festa di Sant’Agata, che ha tenuto impegnati – per tre giorni di fila – devoti, cittadini, turisti, semplici curiosi e non solo.
Catania “si ferma” per tre giorni
Tra stupore, momenti di condivisione, fede, folklore, fuochi d’artificio, fatica, lacrime e gioia, quest’anno il Fercolo con la Santa ha camminato per le vie della città dopo 2 anni di stop forzato dovuto alla pandemia da Covid-19 che ha modificato, inevitabilmente, tutto: abitudini, usanze, tradizioni e la vita di ciascuno.
Per tre giorni è come se il mondo si fosse fermato, Catania si arresta e l’unico scopo della giornata diventa sapere “Unni arrivau a Santa?“, per applaudirla, ammirarla e partecipare alla processione, incastrando le proprie vite, impegni con le tappe della festa.
Dal 3 febbraio al 5 febbraio
Giorno 3 febbraio, con la sfilata della Carrozza del Senato e le Candelore in giro per la città, inizia la festa che, ricordiamo, è la terza più importante al mondo.
La sera, poi, i tradizionali e attesissimi fuochi d’artificio, che hanno lasciato a bocca aperta i presenti e chi, impossibilitato a recarsi in piazza Duomo, ha seguito il tutto da casa.
Finalmente, l’indomani, il 4 febbraio, si procede con il classico giro esterno della città e il 5 febbraio, giorno clou della Festa, si continua con il giro interno, percorrendo la via Etnea fino a piazza Cavour con i tradizionali “Fuochi del Borgo”, e riscendendo mentre le Benedettine intonano il loro consueto canto, in uno dei momenti più suggestivi, poco prima di rientrare in Cattedrale.
Dalla gioia al saluto
La differenza, però, si nota e non è così scontata: mentre giorno 4 c’è nell’aria gioia e fermento perché ancora la festa è appena iniziata, l’ultimo rientro – che segna il punto d’arrivo – lascia un po’ di amaro, soprattutto per i devoti che non vorrebbero lasciare la Santa e che la vorrebbero per le vie cittadine ancora, ancora e ancora.
C’è chi si riduce senza voce, stremato, e con le lacrime agli occhi si inginocchia davanti all’altare in uno struggente addio, pregando e ringraziando Sant’Agata per la grazia ricevuta o per i momenti intensi di fede appena vissuti.
In verità, si tratta di un “arrivederci”, prossimo appuntamento il 12 febbraio per l’ottava.
Le immagini video del rientro in Cattedrale
Ecco le immagini video – di Concetto Sciuto – del rientro in Cattedrale di oggi, 6 febbraio.
Le foto dei momenti più belli della Festa
Adesso le foto, sempre di Concetto Sciuto, per rivivere insieme i momenti più emozionanti della Festa di Sant’Agata 2023.