Sanità, a Catania un anno di attesa per una ecografia cardiaca: l’ennesima denuncia del Codacons

Sanità, a Catania un anno di attesa per una ecografia cardiaca: l’ennesima denuncia del Codacons

CATANIA – Il Codacons (Coordinamento delle Associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e consumatori) della sezione di Catania, decide di farsi “portavoce”, ancora una volta, in merito alla difficoltà spazio temporale per poter fare una semplice prenotazione di una visita specialistica.

Nello specifico, le maggiori problematiche sorgono in virtù delle numerose segnalazioni, ma quella più emblematica è riguardo un cardiopatico che ha raccontato proprio al Codacons di aver provato a prenotare al “Sovra CUP” un’ecografia cardiaca ed una prova da sforzo che però gli sono state rifiutate in tutta la Regione Siciliana per l’anno solare 2023.

Dato oggettivo è che per poter svolgere questi accertamenti di rito, il paziente dovrà arrivare all’anno solare 2024; salvo che decida di spostarsi fuori dal territorio regionale siciliano per ottenere la prestazione sanitaria. Sicuramente a livello medico una situazione rischiosa, visto la delicatezza di un qualsiasi problema di salute. Oppure altra soluzione possibile, l’andare a rivolgersi ad una struttura privata, che comunque come dice il nome stesso, potrebbe riscontrare dei costi maggiormente più alti.

Le parole del Codacons

Ancora una volta questa vicenda evidenzia che la sanità in Sicilia è oramai allo sbando. Non passa giorno senza che le cronache locali raccontino casi in cui ai cittadini vengono fissate visite mediche ed esami a distanza di mesi se non anni. Questi ritardi costringono gli utenti e rivolgersi alle strutture private pagando di tasca propria le prestazioni ed a migrare verso le regioni del Nord per effettuare una visita in tempi brevi.

La situazione, oramai insostenibile, ha spinto il Codacons a rivolgersi ai magistrati, chiedendo loro di indagare nei confronti della Regione e delle aziende sanitarie pubbliche, per accertare i motivi dei lunghi tempi di attesa e le relative responsabilità. Inoltre, l’associazione chiede al Governo Nazionale di intervenire per salvare i cittadini dell’isola commissariando la sanità siciliana e gestendo il servizio sanitario regionale a livello statale“.