Si è concluso a Roma l’incontro “Gioventù Italiana, una garanzia per l’Europa” organizzato dall’Agenzia Nazionale per i Giovani cui hanno partecipato numerosi esponenti del mondo politico e i rappresentanti delle più importanti realtà associazionistiche del nostro Paese.
Due i catanesi presenti alla due giorni romana, Luigi Randazzo ed Ettore Vagliasindi, rispettivamente presidente e capo delle relazioni Iitituzionali con l’UE dell’Unione Giovani Professionisti Italiani.
Obiettivo dell’evento è stato quello di conoscere gli strumenti messi a disposizione per i giovani sia dall’Unione Europea che dal governo italiano nell’ambito della formazione, del lavoro e del volontariato.
L’iniziativa è giovata altresì alla presentazione e giudizio di 15 progetti su Erasmus+ e Servizio Civile Nazionale alla presenza del sottosegretario del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, on. Luigi Bobba e di don Luigi Ciotti, presidente dell’associazione Libera, esempio di impegno civile e partecipazione attiva per le nuove generazioni.
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“È stato un’importante momento di confronto culturale – sottolinea Luigi Randazzo – e tutti i giovani devono prendere spunto dalle parole di don Luigi Ciotti che, invitando tutti ad essere maggiormente eretici, ha sottolineato come la vera lotta alla mafia sia una questione di coscienza che si traduce mettendo a disposizione la nostra libertà verso chi non lo è. Ciò ci permette di comprendere come troppo spesso, specie da parte di una certa classe dirigente siciliana, si faccia un abuso del termine anti-mafia.”
“La manifestazione appena trascorsa – conclude Ettore Vagliasindi– dimostra che ancora oggi c’è una parte sana di società interessata allo sviluppo del nostro paese. Abbiamo rappresentato al ministero del Lavoro la drammatica situazione dei giovani del Sud e abbiamo chiesto un intervento urgente affinché i giovani laureati non siano costretti a lasciare i propri affetti per costruirsi un futuro dignitoso. Le azioni da mettere in atto sono già collaudate in altre regioni, uno tra tutte il cosiddetto “Piano Giovani”. Speriamo che la nuova giunta regionale abbia il coraggio di intraprendere una vera e propria svolta”.