Rilanciare il PalaSpedini: “Rimuovere amianto, rifare le tribune e posare nuova pavimentazione”

Rilanciare il PalaSpedini: “Rimuovere amianto, rifare le tribune e posare nuova pavimentazione”

CATANIA – Bisogna lavorare tutti insieme affinché il PalaSpedini torni ai fasti di un tempo. Interventi nel breve, medio e lungo periodo per ridare alla città quello che una volta era il tempio della pallavolo etnea”.

Con queste parole il presidente Salvatore Tomarchio ha aperto la seduta itinerante all’interno dell’impianto situato a pochi passi dallo stadio “Angelo Massimino”.

Non si può assolutamente paragonare il PalaSpedini ad altri impianti sportivi di Catania– prosegue Tomarchioqui la sorveglianza viene garantita dai custodi e questo lo pone al riparo da eventuali attacchi vandalici. La questione di fondo, però, riguarda l’aspetto strutturale“.

Vecchio di quasi mezzo secolo, il PalaSpedini necessita della rimozione della copertura in amianto dal tetto, del rifacimento completo delle tribune e della posa di una nuova pavimentazione.

Bisogna velocizzare le procedure per accedere ai fondi sportivi e snellire gli iter burocratici necessari all’avvio dei lavori di messa in sicurezza all’interno e all’esterno dell’impianto– fa eco il consigliere comunale Carmelo Sofiaper il PalaSpedini non ci può parlare di anno zero ma, allo stesso tempo, siamo lontani dalle disposizioni imposte dalla Lega di Pallavolo per disputare qui eventi sportivi di grande livello”.

Normative per un impianto che in passato è stato utilizzato pure come centro accoglienza temporaneo.

«Nell’ottobre del 2013 furono ospitati i migranti siriani sbarcati sulle coste siracusane alcuni giorni prima– dichiara il componente della commissione al Patrimonio Giuseppe Catalanostesso contesto si è verificato a luglio del 2014, mentre a gennaio dell’anno scorso il PalaSpedini fu riconvertito temporaneamente in un centro per senza tetto a causa dell’emergenza freddo».

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