Ospedale San Marco, inizia il countdown. Razza: “La struttura vedrà la luce dopo oltre dieci anni di attesa”

Ospedale San Marco, inizia il countdown. Razza: “La struttura vedrà la luce dopo oltre dieci anni di attesa”

CATANIA – A Catania è iniziato il conto alla rovescia per la messa in funzione del nuovo ospedale San Marco nel periferico quartiere di Librino. Un’attesa durata dodici anni che adesso sta per terminare e che nelle scorse settimane ha visto un collaudo statico della struttura.

Adesso è in corso la fase delle operazioni propedeutiche al trasferimento dei reparti dagli altri ospedali del centro del capoluogo etneo. Tutte le operazioni sono seguite passo per passo dall’assessore alla Sanità della Regione Siciliana, Ruggero Razza, che nei mesi scorsi ha istituito un coordinamento speciale per l’apertura della nuova struttura ospedaliera, e dai funzionari della Commissione Europea.

L’attivazione dell’ospedale San Marco di Librino prevede un trasferimento graduale dei diversi reparti dagli ospedali del centro cittadino, e il primo di essi a essere trasferito sarà quello materno infantile dall’ospedale Santo Bambino. In seguito toccherà a tutti gli altri reparti degli ospedali Vittorio Emanuele, Santa Marta e Ferrarrotto, e per questo motivo è stato stilato un cronoprogramma.

A parlare dell’importanza dell’apertura della nuova struttura ospedaliera è proprio l’assessore, che ogni giorno si reca al suo interno per seguire tutte le fasi della vicenda in virtù della volontà di concludere nei tempi stabiliti una storia iniziata dodici anni fa. Tra una settimana inoltre la ditta che ha seguito il cantiere, la Tecnis, cederà la gestione della struttura all’Azienda Policlinico Vittorio Emanuele e così si procederà con i trasferimenti dei reparti.

“La vicenda dell’ospedale San Marco – spiega Razza – è sotto la lente d’ingrandimento del governo regionale già dai giorni successivi al nostro insediamento. Si tratta di una struttura la cui posa della prima pietra risale addirittura a più di dieci anni fa e che adesso sta finalmente vedendo la luce grazie soprattutto a un’azione promossa dal presidente della Regione, che ha innalzato il livello d’attenzione, portandoci così a pochi passi dal traguardo finale. Adesso stiamo vivendo le fasi conclusive di questa vicenda, che oggi è un’opera a disposizione dei siciliani. Il monitoraggio con il coordinamento speciale che si occupa dell’apertura è costante: abbiamo intensificato l’interlocuzione con i delegati della Commissione Europea, che ha mostrato apprezzamento per come stiamo andando avanti, mentre giovedì scorso, proprio al San Marco, c’è stata una riunione con il coordinamento in cui sono state definite le modalità che prevedono il passaggio di titolarità tra l’impresa che ha seguito il cantiere e l’Azienda ospedaliera Policlinico Vittorio Emanuele. Tutto questo avverrà il prossimo 31 marzo, una data storica per Catania e per la Sicilia”.

Ma, le operazioni di trasferimento dei reparti non si svolgeranno tutte in un giorno e le vicende relative all’impresa appaltante, la Tecnis, hanno avuto il loro peso. Tutto ciò però è stato affrontato nel migliore dei modi da parte dell’ente, anche perché si tratta di una struttura che avrà un ruolo di primo ordine nella rete ospedaliera dell’isola.

“Con l’Azienda Policlinico abbiamo definito una nuova fase del cronoprogramma – conclude Razza –, probabilmente la più delicata, relativa proprio al trasferimento dei reparti. Si comincerà subito con il Materno infantile dello ‘storico’ Santo Bambino di Catania, poi a seguire tutti gli altri. È un percorso impegnativo perché, voglio sottolinearlo, un ospedale non si trasferisce in un giorno! Non è così nemmeno per una casa… Del resto si tratta di quattro strutture ospedaliere che vanno a confluire in un’unica grande area che di fatto diventa una delle più moderne dell’intero Paese. Voglio ringraziare il management dell’Azienda, i funzionari e i lavoratori che sono stati impegnati nella realizzazione di un’opera che è patrimonio dell’intera comunità. Certo, c’è stato qualche rallentamento legato alle vicende della Tecnis, ma abbiamo lavorato con l’amministrazione straordinaria e determinato, su input del presidente Musumeci, le condizioni economiche per poter proseguire e arrivare fino a questo punto. L’ospedale San Marco si trova in un luogo strategico, la parte sud di Catania, e dovrà avere una sua caratterizzazione in sinergia con le nuove strutture che sono in fase di progettazione”.

Immagine di repertorio