Operazione “Agnellino”, in manette due malviventi: devono scontare una pena residua

Operazione “Agnellino”, in manette due malviventi: devono scontare una pena residua

CATANIA – Il personale della squadra mobile, ieri pomeriggio, ha eseguito due ordini di esecuzione di carcerazione a seguito di sentenza definitiva della Suprema Corte di Cassazione e conseguente provvedimento della Corte di Appello di Catania.

Gli ordini sono scattati per B.P., condannato a espiare la pena residua della reclusione di anni 2 mesi 10 e giorni 9 e per C.R. condannata a espiare la pena residua della reclusione di anni 5 mesi 9 e giorni 4.

I due erano stati già arrestati il 3 aprile 2014 quando, nell’ambito dell’operazione “Agnellino”, la squadra mobile di Ragusa aveva dato esecuzione all’ordinanza applicativa di misura caurelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania, su richiesta della Procura distrettuale nei confronti di 20 persone responsabili a vario titolo di reati collegati al narcotraffico nei comprensori di Comiso e Scicli.

In quelcontesto, B. P. fu arrestato perché, a seguito di una perquisizione effettuata all’interno di un’azienda agricola di Donnalucata, vennero trovati 4 scatoloni di cartone, contenenti complessivamente 19 involucri di plastica che ospitavano ognuno circa 2 chili di marijuana, per un totale di 37,65 hg circa, pronta per essere immessa sul mercato ibleo.