Omicidio Ylenia Bonavera, i puntini sulle “i” dell’Avv. Lipera

Omicidio Ylenia Bonavera, i puntini sulle “i” dell’Avv. Lipera

CATANIA – Tra Ylenia Bonavera e Daniela Agata Nicotra non vi era alcuna relazione sentimentale: inizia così la rettifica del Difensore dell’Imputata Nicotra – l’Avvocato Giuseppe Lipera del Foro di Catania – in merito al procedimento sull’omicidio di Ylenia Bonavera.

Il legale ritiene opportuno chiarire alcuni punti salienti relativi al procedimento penale a carico della sua assistita, la 36enne catanese incensurata, condannata a 18 anni di reclusione. La conferma è arrivata lo scorso 23 ottobre dinanzi la Corte d’Assise d’Appello di Catania. Nicotra è stata ritenuta responsabile di omicidio volontario per aver ucciso Ylenia Bonavera.

I puntini sulle “i” dell’Avv. Lipera

Tra la Bonavera e la Nicotra non vi era alcuna relazione sentimentale, ma soltanto un forte legame di amicizia e sarebbe stata da escludere l’aggravante della relazione sentimentale“, spiega l’Avvocato Lipera.

La dinamica dei fatti

È doveroso segnalare che è stata proprio la Bonavera a dare inizio alla lite, cui purtroppo ha fatto seguito il triste evento. Infatti, Ylenia Bonavera aveva strappato una ciocca di capelli e aveva ferito all’occhio l’Imputata. Nicotra, accecata in un occhio, ricoperto di sangue e dolorante, in quel concitato momento ha reagito d’impulso, andando a recuperare un coltello da cucina che aveva in macchina e accoltellando l’amica alla spalla destra.

L’intenzione della Nicotra non era certamente quella di cagionare la morte dell’amica, atteso che l’ha colpita soltanto alla spalla e con unico colpo di coltello. Durante l’arringa si è insistito invano allo stato sulla legittima difesa, in subordine sull’eccesso colposo di legittima difesa e in estremo subordine sull’omicidio preterintenzionale”, conclude il Difensore.

Pronto il ricorso della Difesa

Secondo le previsioni, la Corte d’Assise d’Appello depositerà le motivazioni della sentenza entro il 7 novembre 2023 e a quel punto tempestivamente la Difesa proporrà ricorso alla Corte Suprema di Cassazione.