CATANIA – Fuochi d’artificio sparati in aria mentre la città era ancora invasa dal fumo e dalle fiamme degli incendi del pomeriggio. Scoppia la polemica a seguito dell’ennesima esplosione di fuochi pirotecnici nel capoluogo etneo durante le ore notturne.
Una “strana” consuetudine che si ripete praticamente ogni giorno, in barba ai divieti e ai controlli delle forze dell’ordine, in alcune aree periferiche della città.
Ma a far discutere, in particolare, è l’occasione nella quale sono stati fatti scoppiare razzi e mortaretti, con la città ferita dagli imponenti roghi che hanno falcidiato quartieri e villaggi balneari (completamente distrutto il noto lido “Le Capannine”).
“Mentre Catania ancora brucia… qualcuno decide di sparare i fuochi d’artificio anche questa notte… rischiando di provocare un altro incendio e rendendo l’aria ancora più inquinata. La follia umana avanza sempre di più. O si agisce o sarà la fine“, si legge su un post di denuncia pubblicato dalla pagina Facebook Lungomare Liberato corredato da una foto inequivocabile scattata all’altezza di piazza dei Martiri.
In lontananza, in direzione di piazza Europa – tristemente famosa per essere diventata in questi anni una delle “basi” dell’illegalità etnea tra invasioni di scooter, schiamazzi e, appunto, fuochi d’artificio – si vedono nitidamente i bagliori generati dallo scoppio dei botti. Numerosi i commenti di condanna da parte dei cittadini catanesi, ormai esasperati.
“Tristezza infinita dopo quello che è successo oggi. È lo specchio della nostra città, o dei tempi di oggi. Degrado ed egoismo. A chi amministra do le sue colpe, ma la mentalità del catanese se rimane così è inutile. Siamo tutti responsabili, da chi combina danni a chi non fa nulla per impedirlo“, scrive Danilo.
“È una vera vergogna! In questo momento, cosa c’è da festeggiare, quando la propria terra brucia e tanta gente sta soffrendo, vedendo tanta distruzione!“, aggiunge Pina. Valentina è incredula: “Non ci posso credere… Pure ieri?“. “La città è diventata invivibile. Terra di nessuno“, fa notare Dino.
E c’è chi, come Rita, segnala di festeggiamenti inopportuni anche a Librino: “Ogni 2 secondi si sentivano sirene di più è di tutto. Catania tutta in fiamme, passa la sposa facendo festa con tutti gli invitati che suonavano“.
Nel corso di questi mesi sono stati diversi i controlli effettuati nottetempo dalle forze dell’ordine per reprimere la sgradevole usanza e cogliere sul fatto i responsabili. Tuttavia, nonostante gli sforzi, “l’erba cattiva” a Catania non sembra voler ancora “morire”.
Fonte foto: Facebook – Lungomare Liberato