Maltratta, viola la privacy e tenta di estorcere denaro alla madre: 56enne in carcere

Maltratta, viola la privacy e tenta di estorcere denaro alla madre: 56enne in carcere

CATANIA – Nell’ambito di un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Catania, un uomo di 56 anni è stato indagato per atti persecutori, tentata estorsione e violazione di domicilio.

La Procura ha richiesto e ottenuto la custodia cautelare in carcere per l’indagato, che è stata eseguita dai carabinieri di Trecastagni.

Le violenze di un uomo verso la madre

Le indagini, condotte da un gruppo di magistrati specializzati in reati legati alla violenza di genere, hanno rivelato le condotte abituali e ripetute compiute dall’uomo nei confronti della madre di 78 anni, spesso sotto l’influenza di sostanze alcoliche.

L’uomo aveva già mostrato comportamenti violenti in passato, non solo verso la madre, ma anche nei confronti della sua ex moglie, il che aveva portato a un suo precedente periodo di detenzione di oltre un anno.

La richiesta di 7mila euro verso la donna

Nonostante ciò, l’uomo ha continuato a perpetrare atti di maltrattamento. Attraverso telefonate e messaggi sulla linea telefonica della madre, l’indagato l’ha accusata di non aver pagato presunti debiti nei suoi confronti, per un importo di 7mila euro.

Ha minacciato la madre, dicendole che se non gli avesse consegnato immediatamente quella somma, l’avrebbe torturata e si sarebbe appropriato della sua abitazione.

A partire dal mese di aprile, l’uomo si è trasferito nell’abitazione della madre senza il suo consenso, causando alla donna un profondo senso di angoscia e paura per la sua incolumità e per quella della sorella di 75 anni che viveva con loro.

La madre maltrattata si è rivolta ai carabinieri che l’hanno affidata a un centro antiviolenza per donne maltrattate. I militari dell’Arma, inoltre, hanno allontanato il figlio da casa.

Primo tentativo di entrare in casa fallito

Nonostante ciò, l’uomo è tornato all’abitazione della madre e ha cercato di entrarvi con la forza, utilizzando la sua auto come ariete per forzare il cancello condominiale.

Nonostante ciò, alcuni residenti avrebbero allertato i carabinieri facendo fuggire il 56enne.

Secondo tentativo riuscito con successo

Quattro giorni dopo, ha ripetuto il tentativo e questa volta è riuscito ad entrare nell’appartamento della madre. Ha appiccato un incendio dopo aver messo alcuni indumenti e musicassette in plastica su un tavolo di legno, quindi è fuggito.

Uno dei residenti ha notato la sua fuga e ha immediatamente avvisato le forze dell’ordine, che sono intervenuti per spegnere le fiamme, evitando così che diventasse incontrollabile e pericoloso per la sicurezza degli altri condomini.

A seguito di questi eventi, il gip della Procura di Catania ha disposto che il 56enne fosse ristretto nel carcere di Piazza Lanza, ritenendo che questa misura cautelare fosse necessaria per evitare la commissione di ulteriori reati.