La tragica fine di Vanessa, uccisa davanti al mare che amava: con il sangue di Acitrezza si allunga la lista dei femminicidi

La tragica fine di Vanessa, uccisa davanti al mare che amava: con il sangue di Acitrezza si allunga la lista dei femminicidi

TRECASTAGNI – Non c’è pace in Sicilia poche ore dopo l’ennesimo caso di femminicidio compiuto nell’Isola. Vanessa Zappalà, 26 anni, è stata brutalmente assassinata la scorsa notte sul lungomare di Acitrezza (Catania) dal suo ex fidanzato, Antonino Sciuto, residente a San Giovanni La Punta e attualmente irreperibile.

Un’altra vita spezzata dalla cieca ferocia di chi, in passato, aveva promesso di amare la propria metà e aveva condiviso con lei momenti di gioia e spensieratezza. Ma quell’amore, improvvisamente, si era trasformato in “malattia” e persecuzione, a tal punto da indurre la giovane a denunciare Sciuto per stalking. A seguito della segnalazione, il ragazzo era finito agli arresti domiciliari con divieto di avvicinamento.

Sul proprio profilo Facebook la giovane Vanessa si dichiarava single. Nessuna traccia di quell’affetto ormai tramontato. Lo scorso 19 luglio aveva aggiornato la sua immagine del profilo con una foto accompagnata dalla didascalia “non puoi mostrare il mare che hai dentro a chi non sa nuotare“.

Per un destino avverso e beffardo, proprio quel mare che Vanessa amava è stato lo sfondo dove è stata proiettata la sua barbara “esecuzione”. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, tra i diversi colpi esplosi, la ragazza sarebbe stata raggiunta alla testa da un proiettile che sarebbe risultato inevitabilmente fatale. Nell’occasione, sarebbe rimasta ferita di striscio anche un’amica.

La comunità di Trecastagni è tutt’ora in lacrime. Sono tanti i messaggi che si moltiplicano di minuto in minuto – dopo quelli già espressi nelle scorse ore – sulle bacheche di amici e conoscenti, i quali ricordano la figura di Vanessa. “Senza parole, riposa in pace dolce angelo e dà consolazione e pace ai tuoi famigliari che soffrono per la tua morte assurda“, scrive Domenica.

Ricordo ancora le nostre serate insieme… non può essere vero tutto ciò. Ciao angelo meraviglioso“, è il pensiero di Jessica. E tra i commenti c’è anche chi invoca pene più severe nei confronti dell’omicida, alla luce della denuncia che non è servita a evitare la tragedia di ieri sera.

Secondo il report “Omicidi volontari” (clicca qui per consultarlo) del Servizio Analisi Criminale del Dipartimento Pubblica Sicurezza e diffuso dal Ministero dell’Interno, dal 1° gennaio 2021 fino a Ferragosto 2021 sono state “69 le vittime donne di cui 60 uccise in ambito familiare o affettivo. 43 di queste hanno trovato la morte per mano dell’attuale partner o ex partner“.

Fonte foto: Facebook – Vanessa Zappalà