Giornata Mondiale Suicidio… è possibile prevenirlo? La risposta della psicologa

Giornata Mondiale Suicidio… è possibile prevenirlo? La risposta della psicologa

CATANIA – Il 10 settembre si celebra la Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio. Questa giornata sostenuta dall’International Association for Suicide Prevention (IASP), co-sponsorizzata dalla World Health Organization (WHO), si pone l’obbiettivo di aumentare la consapevolezza che il suicidio è un fenomeno che può essere prevenuto.

Le campagne di prevenzione che sono state svolte in questo decennio si sono concentrate sul ruolo giocato dai diversi fattori che possono condurre a comportamenti suicidari, proponendo strategie di prevenzione volte a ridurre i fattori di rischio.

In Italia si contano circa 4.000 suicidi l’anno, di cui la maggior parte sono compiuti da adolescenti.

In Italia, la Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio è organizzata dal Servizio per la prevenzione del suicidio, dell’ospedale S.Andrea.

Per chiarire l’argomento, abbiamo intervistato la psicologa Valentina La Rosa che ci ha spiegato: “Il suicidio è l’ultimo atto di una situazione disperata, che nel corso del tempo non ha ricevuto il giusto aiuto psicologico o a volte psichiatrico – la dottoressa ci ha chiarito inoltre che – “È sbagliato classificare i tentati suicidi nella stessa categoriaanzi è importante, dividerli in due categorie distinte e separate:

  • La prima è quella dei tentati suicidi, atti a far scena ad attirare l’attenzione, questi ultimi vengono eseguiti con mezzi che nella maggior parte delle volte non portano alla morte.
  • La seconda è quella dei tentati suicidi, atti ad uscire di scena, quelli che, purtroppo, nella maggior parte delle volte si trasformano in suicidi“.

Alla nostra domanda “Ma come si può prevenire un suicidio?“, la psicologa ci ha risposto “Prima di arrivare ad un suicidio, ci sono dei campanellini d’allarme, i più frequenti sono calo del tono dell’umore, perdita dell’interesse, e si tende ad esser più chiusi. Dopo aver captato questi sintomi, bisogna rivolgersi ad uno specialista, solo così si può prevenire un suicidio – continua -. Purtroppo nella nostra terra le figure dello psicologo, psicoanalista, psicoterapeuta e psichiatra, sono delle figure stigmatizzate, persone dove ti ci rivolgi quando “hai un problema alla testa“, e non sono viste come figure professionale che possono aiutare“.