Fontanelle negli aeroporti per abbattere prezzi elevati e plastica: 3 in Italia, tra cui Catania

Fontanelle negli aeroporti per abbattere prezzi elevati e plastica: 3 in Italia, tra cui Catania

CATANIA – L’inquinamento da plastica è una piaga della nostra società. Una battaglia che ormai si combatte da diverso tempo per cercare di salvaguardare il nostro pianeta.

Sono tanti i danni che crea all’ambiente, soprattutto ai mari che sono sempre più invasi dai rifiuti, per la stragrande maggioranza plastica. Infatti, sono tante le iniziative avanzate per ridurre il più possibile l’uso di questo materiale.

Alcuni comuni dell’isola hanno già vietato l’utilizzo di stoviglie, bicchieri e posate monouso non biodegradabili in spiaggia. In generale, nel nostro Paese è stato vietato l’uso dei sacchetti non compostabili.

La plastica si trova in numerosi oggetti di uso quotidiano, come le bottiglie di acqua che se ne consumano tantissime. Quelle da mezzo litro, piccole e pratiche, le portiamo sempre con noi. Che sia una semplice uscita o in viaggio, sono spesso nelle nostre borse.

A tal proposito, un’idea che arriva dall’estero è quella del refill negli aeroporti. È risaputo che ai controlli è obbligatorio gettare le bevande. Superato questo step, per chi vuole bere, diventa indispensabile acquistare una bottiglia anche a prezzi esorbitanti.

Non c’è da stupirsi, infatti, nel vedere il costo di 3,50 euro per una bottiglietta. Sembra, però, che in alcuni scali internazionali sia stata trovata una soluzione a questa dispendiosa abitudine.

Si tratta di fontanelle per il refill, ovvero ricarica. I viaggiatori che sono abituati a portare con sé le borracce di alluminio avranno la possibilità di riempirle gratuitamente subito dopo i controlli. Un sistema sempre più diffuso in diverse città del mondo, come Varsavia, Londra, Manchester, Sydney, San Francisco o i paesi scandinavi, Oslo e Helsinki.

In Italia ce ne sono, invece, pochissimi. Gli unici aeroporti che finora hanno adottato questa iniziativa sono Catania, Roma e Napoli. Per usufruire del servizio è necessario avere la propria borraccia. Un modo per abbattere i costi, ma soprattutto per salvaguardare l’ambiente, combattendo l’inquinamento da plastica.

Esiste un sito, Wateratairports, dove i viaggiatori indicano tutti gli aeroporti dotati di fontanelle o acqua pubblica per poter riempire la borraccia. Oltre a contrastare lo spreco di plastica, si tratta anche di una battaglia etica per inserire l’acqua come bene gratuito o per lo meno a prezzi contenuti.