Etna, l’eruzione manca da quasi un anno: i segnali però non mancano

Etna, l’eruzione manca da quasi un anno: i segnali però non mancano

CATANIA – Uno degli spettacoli naturali che la provincia di Catania ha l’onore di possedere è, senza dubbio, la presenza e la continua attività dell’Etna, il vulcano che con i suoi 3.350 metri è il più alto d’Europa.

Ultimamente, come è possibile vedere con i propri occhi (tempo permettendo), l’attività eruttiva sembra passare una fase “dormiente”. L’ultima eruzione, come noi tutti la intendiamo, infatti, risale al 2017. Quella volta, si ebbero anche diverse difficoltà all’Aeroporto Internazionale di Catania, a causa della cenere fuoriuscita dai crateri interessati.

Della mancata fuoriuscita della lava e della conseguente formazione delle classiche colate e dei piccoli terremoti, che da un po’ si susseguono alle pendici del vulcano, è difficile non accorgersene. Su quest’ultimo aspetto, in particolare, come rivelato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), l’area etnea è particolarmente interessata.

Da qualche mese, infatti, si sono registrate una serie di movimenti sismici e di tremori del vulcano, come attestabile dal sito della sezione di Catania dell’Istituto Nazionale, che tiene sotto controllo anche l’attività dello Stromboli. Tra i terremoti più “forti” e percepiti dalla popolazione va citato quello di Ragalna, che ha fatto registrare una magnitudo di 3.3.

Insieme a quest’ultimo, anche altri paesini alle pendici del vulcano sono stati interessati da questi lievi movimenti, che non hanno causato danni né a cose né a persone. I tremori sismici, come è storicamente verificato, sarebbero da attribuire all’Etna che, nonostante sia in una fase di “calma”, resta comunque attivissimo.

Tornando alla fase eruttiva, l’ultima volta che il vulcano ha regalato spettacolo risale, esattamente, all’aprile dello scorso anno. Un’eruzione a fasi alterne, durata complessivamente fino a giugno. Nonostante la lava non fuoriesca dai crateri da quasi un anno esatto, però, esistono già dei segnali che ci preparano e avvicinano a una prossima eruzione.

I primi, come già detto, sono le lievi scosse sismiche che si stanno verificando; i secondi, invece, sono rappresentati dalle sporadiche emissioni di fumo e cenere, che si fanno molto più copiose durante l’attività eruttiva. Sarà, dunque, solo una questione di tempo. Le spettacolari eruzione del vulcano più alto d’Europa rappresentano anche un importante momento nel turismo siciliano e, in particolare, catanese: la speranza è che, soprattutto in estate, l’Etna regali il suo spettacolo unico! Ma senza, ovviamente, provocare alcun danno.