CATANIA – Mamma Etna ha nuovamente iniziato a dar spettacolo. Alle 22:15 di ieri sera, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, ha comunicato una prima colata lavica lungo il versante S del cratere di SE.
Dopo il terremoto di ieri che ha scosso Santa Maria di Licodia, e a 24 ore dai 30 anni dal sisma di Santa Lucia, il nostro vulcano ha deciso di dar vita a una eruzione ben visibile da ogni angolo della Sicilia, come mostrano le foto che di seguito vi mostreremo.
Aggiornamento INGV – 00:01
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che a partire dalle 19,20 UTC le reti di monitoraggio hanno registrato un incremento dell’attività stromboliana al Cratere di SE. Contestualmente, si osserva un repentino aumento dell’ampiezza del tremore vulcanico che nell’arco di mezzora si è portato da livelli medi a livelli alti ed attualmente, l’ampiezza è ancora in crescita.
Il centroide della sorgente del tremore vulcanico risulta localizzato nell’area del Cratere di SE. Contemporaneamente, si è osservato un incremento dell’attività infrasonica sia nel numero che nell’ampiezza degli eventi infrasonici.
A partire dalle 21,10 (UTC) si osserva la presenza di tremore infrasonico.
Aggiornamento INGV – 06,03
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che a partire dalle 22,50 circa UTC le telecamere di sorveglianza mostrano un significativo decremento dell’attività esplosiva al cratere di Sud Est. Inoltre, riguardo all’attività effusiva riportata nel comunicato precedente (comunicato Etna – aggiornamento n° 91 delle 00:01), questa è prodotta da due fessure eruttive apertesi sul fianco meridionale del cratere di sud Est.
Le fessure alimentano due colate laviche che si propagano in direzione Sud Ovest e Sud, i cui fronti al momento rimangono confinati ad una quota di circa 2850m slm. I valori dell’ampiezza del tremore vulcanico permangono su livelli alti, anche se si osserva una diminuzione dei valori a partire dalle 22:10 UTC circa. La posizione del centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è rimasta sostanzialmente invariata rispetto all’ultimo aggiornamento.
Si osserva anche una diminuzione dell’attività infrasonica ed in particolare dell’ampiezza del tremore infrasonico, mentre rimangono su un livello alto il numero è l’ampiezza degli eventi infrasonici.
In concomitanza della massima attività, le deformazione del suolo hanno misurato, nelle stazioni CDV e CBD, una variazione di tilt dell’ordine di 0.1 microrad. Al momento le reti di monitoraggio delle deformazioni non segnalano variazioni significative.
Aggiornamento INGV – 06,05
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dall’ultimo aggiornamento delle ore 23,49 UTC del 13 dicembre (Comunicato Aggiornamento Etna n. 92 ore 06,03), l’attività esplosiva al cratere di SE è stata d’intensità variabile ed al momento appare nuovamente in decremento.
Per ciò che concerne l’attività effusiva, dalle telecamere di sorveglianza sembrerebbe che la colata lavica prodotta dalla fessura di Sud sia inattiva, mentre la colata proveniente dalla fessura di S-OVEST al momento meno alimentata. Inoltre, dall’analisi più dettagliata delle immagini delle telecamere, si sono osservati tre flussi piroclastici che si sono sviluppati, due in concomitanza con l’apertura della fessura eruttiva di S-OVEST, rispettivamente alle 22,15 e 22,16 UTC e la terza alle circa 22,30 UTC del 13 dicembre.
I tre flussi si sono propagati in direzione S-OVEST, con il più intenso, quello delle 22,16 UTC, che ha ben superato Monte Frumento Supino.
Le immagini hanno anche mostrato, nelle fasi più intense di attività esplosiva, il passaggio a fontanamento di lava, in particolare tra le circa 22 e le 22,50 UTC del 13 dicembre, le 23,50 UTC del 13 dicembre e le 00,10 UTC del 14 dicembre, e le circa 01,10 e 01,23 UTC del 14 dicembre. Durante le fasi di fontanamento, si sono registrati i valori massimi dell’ampiezza del tremore vulcanico.
Allo stato attuale, i valori dell’ampiezza media del tremore vulcanico mostrano modeste oscillazioni, rimanendo, comunque, su livelli elevati. La posizione del centroide delle sorgenti del tremore risulta localizzata nell’area del Cratere di SE. L’attività infrasonica continua ad essere sostenuta, pur mostrando una chiara tendenza al decremento della frequenza di accadimento e dell’ampiezza degli eventi infrasonici.
Le reti GPS e clinometrica non mostrano deformazione significativa in corso.
Fonte foto in evidenza Veronica Testa