Emergenza freddo a Catania: le tende in Corso Sicilia non bastano

Emergenza freddo a Catania: le tende in Corso Sicilia non bastano

CATANIA – L’emergenza freddo di questo periodo va affrontata dall’amministrazione comunale in modo capillare e articolato soprattutto nell’ambito degli aiuti ai senza tetto, italiani e stranieri, in costante aumento.

È il pensiero di Vincenzo Parisi, presidente della commissione comunale al Bilancio, che invita il primo cittadino di Catania, Enzo Bianco, l’assessore ai Servizi Sociali e agli esperti del comune di costruire una collaborazione duratura con le associazioni come la Caritas, la Comunità di Sant’Egidio, la Croce Rossa Italiana e tutte le altre che già da tempo si occupano di questo tipo di emergenze.

In corso Sicilia, osserva Parisi, è possibile assistere all’installazione di tende sotto i portici che ovviamente non possono offrire un riparo sicuro. Allo stesso tempo, poco distante, in piazza della Repubblica, tra i palazzoni, un ampio terreno apparentemente abbandonato continua ad essere usato come discarica e come latrina a cielo aperto.

Una soluzione a questo problema potrebbero essere la costruzione di una cabina di regia che coinvolga tutti i soggetti interessati. Le tende in corso Sicilia rappresentano, per il presidente, un simbolo evidente e sono sotto gli occhi di tutti.

Si ritiene dunque, necessario intervenire realizzando più strutture fisse comunali sparse per la città dove si possa garantire loro un pasto caldo, la possibilità di curare l’igiene personale e un tetto sopra la testa durante tutto il periodo dell’anno.

A Catania, fa notare Parisi, ci sono veri e propri “hotel” per disperati che noi chiamiamo Mulino Santa Lucia, Vulcania, ex raffinerie di Zolfo del viale Africa, palazzo di via Ala e l’elenco potrebbe continuare ancora per molto.