Dissesto Comune di Catania, i tre sindacati del lavoro a Pogliese: “Presenti subito ricorso”

Dissesto Comune di Catania, i tre sindacati del lavoro a Pogliese: “Presenti subito ricorso”

CATANIA – “Per Catania si apre un nuovo capitolo, il più difficile e complesso degli ultimi 50 anni. Chiediamo al sindaco Pogliese di presentare un ricorso urgente e ben motivato a tutela dei catanesi, del loro futuro e del territorio. Non possiamo versare lacrime e sangue per colpe antiche e, soprattutto, non dovranno essere i più deboli a pagare i prezzi più alti per poter risollevare la testa, tutti”.

Inizia così la nota stilata dai tre segretari di CGIL, CISL e UIL di Catania a proposito della decisione presa dalla sezione Controllo della Corte dei Conti di Palermo, che ha deliberato il dissesto finanziario del Comune di Catania.

Per le segreterie provinciali delle tre sigle, “da quasi una decina d’anni, i rappresentanti dei lavoratori offrono alle istituzioni locali, analisi e prospettive in vista, su tutti gli ambiti occupazionali e amministrativi, di ciò che sarebbe potuto accadere e che purtroppo oggi è accaduto. I sindacati spesso sono equiparati a delle insistenti “Cassandre”, ma anche grazie al nostro lavoro in questi ultimi anni, la città si è sforzata di trovare soluzioni condivise. Adesso crediamo che stringersi tutti assieme – associazioni, enti, movimenti, partiti, singoli gruppi di cittadini – per trovare soluzioni concrete e sostenibili sia l’unico percorso possibile, senza particolarismi e con l’unico obiettivo di farcela. Catania deve farcela”.

Nella nota firmata in particolare dai segretari generali di Cgil, CISL e Uil, Giacomo Rota, Maurizio Attanasio ed Enza Meli, si segnala inoltre che “Catania ha passato anni forse ancora più bui di quelli attuali, e gli sforzi di concertazione che abbiamo avviato, anche grazie al contributo di tutte le nostre categorie che rappresentano i lavoratori sia del Comune che delle Partecipate, con il Comune in fase di pre dissesto, ci avevano comunque fatto sperare in sorti diverse. Abbiamo avuto in mente sopratutto la tutela delle fasce più deboli, la salvaguardia dei diritti di base di ciascuno, a partire dall’indispensabile, seppure claudicante da molti anni, welfare cittadino.”

Confidiamo nel sindaco Pogliese, “affinché con celerità si analizzino i contenuti delle motivazioni che la Corte dei Conti ha illustrato e che, attraverso la concertazione con tutte le forze della città, si trovino gli elementi per presentare ricorso. Catania non merita questa mortificazione”.