Custodi dell’autoparco comunale di Pantano d’Arci nel degrado

Custodi dell’autoparco comunale di Pantano d’Arci nel degrado

CATANIA – La situazione dei nove custodi dell’autoparco comunale di Pantano d’Arci, dipendenti della Multiservizi, è definita “una condizione da terzo mondo” dai lavoratori stessi. Da mesi, sono costretti a lavorare senza luce né acqua in un contesto di forte degrado, mettendo a rischio la loro dignità e il loro benessere come esseri umani e lavoratori.

La richiesta inascoltata dei dipendenti dell’autoparco comunale di Pantano D’Arci

I dipendenti hanno più volte chiesto una soluzione rapida al problema, ma il presidente della Multiservizi ha risposto che la questione dipende dal Comune, una risposta considerata inaccettabile poiché i lavoratori dipendono proprio dalla Multiservizi e si trovano a vivere in condizioni disagiate, contrarie a ogni buon senso.

Le temperature elevate degli ultimi giorni, con punte di oltre 43 gradi, hanno reso ancora più insopportabile la situazione.

Il compito dei nove dipendenti della Multiservizi è fare da custodi all’autoparco comunale, ma la mancanza di luce e acqua ha aggravato un contesto già abbandonato e degradato. L’autoparco appare distrutto, con rifiuti sparsi ovunque e muri di recinzione rotti, permettendo a ladri o malintenzionati di accedervi liberamente e rubare. Inoltre, ci sono cavi scoperti e i bagni sono inutilizzabili.

Nonostante debbano coprire il servizio ininterrottamente con quattro turni, compreso quello notturno, la mancanza di luce rende impraticabile la sorveglianza durante le ore notturne, creando una situazione pericolosa e rendendo difficile svolgere i loro compiti.

La situazione è considerata inaccettabile e i lavoratori chiedono una risoluzione immediata del problema, affinché possano lavorare in condizioni adeguate e dignitose. La loro protesta è supportata dal segretario regionale del sindacato Snalv, Confsal, Antonio Santonocito, che si è espresso fortemente sulla necessità di risolvere la situazione al più presto possibile.

Alcuni scatti sulla situazione di degrado dell’autoparco