Coronavirus, focolaio in una casa di riposo nel Catanese: trasferiti 24 anziani, struttura sgomberata in una notte

Coronavirus, focolaio in una casa di riposo nel Catanese: trasferiti 24 anziani, struttura sgomberata in una notte

CALTAGIRONE – Notte di duro lavoro a Caltagirone, comune in provincia di Catania, dove l’emergenza Coronavirus all’interno delle case di riposo sembrerebbe essere stata presa in mano in tempo prima che degenerasse ulteriormente. Dopo gli ottimi risultati registrati all’interno dell’ospedale Gravina, con altri tre pazienti Covid dimessi, il Calatino può tirare un sospiro di sollievo anche per la situazione nella casa di riposoDon Bosco“.

La struttura aveva attirato l’attenzione della cronaca regionale per il contagio di circa 40 persone tra ospiti e operatori. Dopo quanto accaduto, il sindaco di Caltagirone aveva disposto controlli a tappeto per evitare la nascita di un focolaio. Dalla casa di riposo “Don Bosco”, inoltre, sono stati trasferiti 21 anziani in diversi ospedali di Catania e provincia. Nel corso della notte, il trasferimento è stato completato.

Complessivamente sono state trasferite 24 persone: 7 all’ospedale Gravina di Caltagirone, 7 al San Marco, 5 al Garibaldi e altrettanti al Cannizzaro di Catania. Le operazioni si sono concluse alle prime luci del mattino odierno.

L’assessore alla Salute, Ruggero Razza, ha espresso tutta la sua soddisfazione attraverso un post Facebook nel quale ha ringraziato tutti i partecipanti allo sgombero d’emergenza. Ha inoltre sottolineato la sua collaborazione con il sindaco di Caltagirone, Gino Ioppolo.

Una notte di lavoro – ha scritto Razza -. Uno straordinario lavoro realizzato dagli operatori del 118 e dai volontari dell’emergenza. Dopo aver sentito il sindaco di Caltagirone Gino Ioppolo e il team messo a disposizione dall’Asp si è deciso di sgomberare la casa di riposo ‘Don Bosco’ e trasferire tutti i suoi ospiti. Grazie per la professionalità dimostrata a tutti gli operatori Seus e ai medici e infermieri impegnati nell’azione. Grazie a volontari, alla CRI che ha partecipato alle operazioni con l’unità di biocontenimento. Sono immagini di grande professionalità, che rendono onore a una giornata che deve unire tutti gli italiani nel sentimento di amore per la nostra patria“.

Fonte immagine Facebook – Ruggero Razza