Coronavirus e decreto #iorestoacasa, ASIA USB: “E i senzatetto come fanno?”

CATANIA – Oramai da settimane l’emergenza Coronavirus preoccupa l’Italia tanto che sono state prese dal Governo decisioni che hanno portato a un blocco delle attività di scuole, negozi (che non sia non siano supermercati, farmacie, parafarmacie) e uffici non essenziali, invitando le persone a rimanere in casa.

Secondo i dati Istat in tutta Italia ci sono oltre 50mila senza tetto. E a Catania, quanti sono i senza tetto? – si chiede l’ASIA USB di Catania -. “Non lo sappiamo, perché dal centrosinistra al centrodestra, dai decreti di Minniti a quelli di Salvini, dal sindaco Bianco al sindaco Pogliese, a Catania, la questione legata ai senza tetto è stata trattata sempre e solamente come una questione di ‘decoro urbano’ e quindi di sgomberi con l’intervento delle forze di polizia“.

Poi il sindacato spiega: “Sgomberi in corso Sicilia e nel quartiere San Berillo e altrove. Sgomberi singoli e collettivi. Sgomberati con la forza, ma per andare dove? E quanti sono? E dove sono andati dopo gli sgomberi? Intanto è emergenza Coronavirus, con il governo che attua le normative che impongono a tutte e a tutti di restare a casa. Ma come può rispettare il decreto chi non ha casa? Ad oggi non abbiamo letto nei decreti governativi emanati per fronteggiare il Coronavirus nulla che riguardi la situazione dei senzatetto. E nulla è stato detto a livello regionale e comunale“.

I senzatetto vengono ignorati come se non ci fossero – continua il sindacato ASIA USB CATANIA -. Anche a Catania la povertà continua ad essere trattata come se fosse il peggiore dei virus. Ci chiediamo, se il signor prefetto e il signor sindaco di Catania sappiano in quali case o in quale strutture si trovino al momento le cittadine e i cittadini sgomberati e abbandonati”.

Infine il sindacato ASIA USB Catania chiede “alla prefettura e al comune di Catania di attivare immediatamente tutte le procedure previste per tutelare anche la salute dei senzatetto“.

Immagine di repertorio