CATANIA – L’imminente scadenza delle graduatorie del personale medico e sanitario vigenti in Sicilia prevista per il prossimo 31 dicembre e le sue possibili ricadute sono state al centro della conferenza stampa promossa da F.I.S.A.P.I. Sicilia e U.G.I.P.I., tenutasi oggi nello studio legale Garozzo Randazzo in via Asiago 53 a Catania.
All’incontro erano presenti, tra gli altri, il segretario regionale F.I.S.A.P.I. Sicilia, avv. Luigi Randazzo, e numerosi giovani professionisti.
A quasi un mese dalla scadenza delle graduatorie dei concorsi del personale medico vigenti in Sicilia persiste un totale silenzio da parte dei rappresentanti delle Istituzioni. È palese che la scadenza di queste graduatorie, in realtà mai utilizzate, vanificherà ogni legittima aspettativa di assunzione e comprometterà definitivamente la stabilità lavorativa dei medici e del personale sanitario coinvolti. Ciò rischia di aggravare il famigerato fenomeno migratorio che vede la Sicilia privarsi sempre più di preziosissime risorse e talenti.
Proprio contro questo rischio si schierano F,I.S.A.P.I. e U.G.I.P.I. “Come Feder Professioni Intellettuali Sicilia e come Unione Giovani Professionisti Italiani – dichiara l’avv. Luigi Randazzo, segretario regionale FISAPI Sicilia – abbiamo redatto una nota interlocutiva e di proposta che sottoporremo nei prossimi giorni ai rappresentanti del Governo regionale e nazionale affinché non vengano ancora una volta mortificate le migliaia di aspettative professionali ad oggi maturate. Chiediamo – prosegue Randazzo – che vengano prorogate le graduatorie in considerazione del blocco delle assunzioni che di fatto ne ha reso impossibile l’utilizzo, garantendo così il primario principio di contenimento della spesa pubblica e di salvaguardia dell’efficienza ed economicità dell’azione amministrativa, della pubblica amministrazione, nonché a garanzia della stabilità lavorativa di migliaia di professionisti coinvolti“.
La proposta del F.I.S.A.P.I. tiene conto sia dell’enorme dispendio di denaro pubblico che comporterebbero nuove procedure concorsuali che dei vincoli di bilancio derivanti dalla partecipazione dell’Italia all’Unione Europea.
Viceversa, secondo la federazione sindacale, il governo nazionale e quello regionale hanno l’obbligo di rimediare alle croniche carenze di personale che attanagliano le strutture ospedaliere dell’intera regione, con le ovvie ricadute in termini di mancato rispetto dei livelli assistenziali essenziali e di qualità delle prestazioni a scapito della salute dei pazienti.
Secondo F.I.S.A.P.I. e secondo gli avvocati Antonio Garozzo e Luigi Randazzo, allo stato attuale la decisione di scorrimento delle graduatorie preesistente dovrebbe rappresentare la regola generale che deve condurre l’azione della p.a., mentre l’indizione di nuovi concorsi costituisce l’eccezione e andrebbe dettagliatamente motivata.
Di fronte a tale situazione e convinti dell’irrazionalità del provvedimento, F.I.S.A.P.I. Sicilia manifesta il proprio dissenso chiedendo a gran voce che le Istituzioni affrontino seriamente la tematica intervenendo nella direzione auspicata avvertendo che, in caso contrario, si avvieranno con l’ausilio dei propri legali tutte le iniziative volte alla tutela degli interessi e delle aspettative ad oggi maturati dai medici e dal personale sanitario interessato, informando gli organi di giustizia penale e contabile competenti.