CATANIA – Fiumi di polemiche sull’incidente avvenuto nelle scorse ore alla Circonvallazione di Catania, dove una studentessa universitaria irlandese è stata investita. Hannah, così si chiama la giovane, si trova ricoverata al Policlinico di via Santa Sofia in prognosi riservata. A parlare delle sue condizioni di salute è stato in queste ore il sindaco Trantino, che ha deciso di rispondere anche alle tante questioni in merito alla viabilità in quel tratto di strada.
“Hannah, la ragazza irlandese, investita mentre attraversava la circonvallazione sulle strisce pedonali, all’inizio di viale Andrea Doria, è stata sottoposta a intervento. Le sue condizioni sono stabili, ma rimane in prognosi riservata. Per adesso mi preoccupo di conoscere l’evoluzione del suo stato, pregando perché guarisca. Sento però il dovere di intervenire, per il timore che la comprensibile emotività possa distorcere la realtà“.
“Ci rimproverano di non avere realizzato il sovrappasso di cui si parlò dopo la morte di Chiara. L’attraversamento in cui si è verificato l’evento di ieri non c’entra nulla con quello in cui è avvenuto l’incidente lo scorso anno. Su quest’ultimo, su parere unanime dei tecnici, abbiamo ritenuto sufficiente l’installazione dei t-exspeed e l’illuminazione delle strisce al momento del verde pedonale. Da quel momento tutti si fermano e rispettano il rosso e, a detta di tutti, anche per la presenza dei nuovi autovelox, la circonvallazione è in sicurezza come non lo è mai stata prima. Questo non significa che non possa accadere nulla, come l’esperienza di ieri ci ha dimostrato.
La fatalità, l’imponderabile, è sempre in agguato e non esistono rimedi definitivi. Ma è fuorviante parlare del sovrappasso, in passato rimosso da altra amministrazione (ma in effetti non utilizzato da nessuno), come soluzione a tutti i mali: anche ove fosse esistito, si trova in altro tratto di strada e non avrebbe evitato quel che è successo.
Qualcuno ha commentato l’attivazione dei nuovi presidi di sicurezza da noi istallati sulla circonvallazione, come il frutto della nostra volontà di ‘fare cassa‘. Forse, quando parliamo della vita di persone, dovremmo essere più cauti e moderati, e pensare che contravvenzionare chi non rispetti i divieti sia solo il modo più efficace per indurre al rispetto delle regole.
(Nella foto l’attraversamento in cui si è verificato l’incidente; sullo sfondo, quello semaforico dinanzi alla Cittadella in cui è stato chiesto di realizzare il sovrappasso)“, conclude il primo cittadino etneo.
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