Codacons denuncia Università di Catania per irregolarità e “stranezze”

Codacons denuncia Università di Catania per irregolarità e “stranezze”

CATANIA – Irregolarità e stranezze all’Università di Catania. Ragione per cui il presidente regionale del Codacons Giovanni Petrone e l’avvocato Carmelo Sardella hanno presentato un esposto alla procura della Repubblica di Catania. 

I reati contestati sarebbero quelli di abuso di ufficio, corruzione e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Il tutto, ovviamente, ben documentato e per il quale potrebbero esserci gravi risvolti di natura penale.

L’esposto-denuncia si riferisce alla gestione della vigilanza armata h 24 del cantiere “Torre Biologica”, del parcheggio Zenone e per gli uffici vuoti del polo tecnologico, la procedura per l’affidamento annuale del servizio di vigilanza e sorveglianza delle strutture del Centro Universitario di S. Sofia e delle strutture universitarie del centro urbano.

A questi, si aggiungono l’appalto per i lavori di restauro del Rettorato nel palazzo di Piazza Università (costato 200.000 euro); il polo medico-biologico e un appalto passato da 17 a 31 milioni di euro.

A destare sospetto, inoltre, ci sarebbero alcune spese effettuate per forniture e servizi che sarebbero state effettuate nel periodo estivo 2014. Tutte svolte per affidamento diretto e con la massima urgenza: per esempio un’apertura nella stanza del rettorato con installazione di porta scorrevole e per cui sono stati spesi 21.960 euro; o, per esempio, l’acquisto di arredamenti per la direzione generale, dei quali, però, non ci sarebbe alcuna traccia.