Codacons contro Comune catanese: diffida e petizione contro centri di compostaggio in pieno centro

Codacons contro Comune catanese: diffida e petizione contro centri di compostaggio in pieno centro

ACI SANT’ANTONIO – Il Codacons, a seguito delle proteste di alcuni cittadini santantonesi che, a seguito di due delibere di giunta dello scorso luglio, vedrebbero davanti le proprie abitazioni sorgere due centri di compostaggio di prossimità per i rifiuti organici, ha presentato una diffida al Comune di Aci Sant’Antonio chiedendo sia la revoca delle delibere medesime, sia l’esibizione, ai sensi di legge, di tutti gli atti autorizzativi dei centri di compostaggio in questione, che dovrebbero sorgere in località Lavinaio, frazione di Aci Sant’Antonio.

I cittadini interessati, unitisi prontamente in un comitato spontaneo, ed assistiti dal Codacons, hanno già esposto il loro disappunto indirizzando una petizione al Comune di Aci Sant’Antonio, nella persona del sindaco Santo Caruso.

L’allocazione di due centri di compostaggio in prossimità di centri abitati o attività commerciali, oltre a violare precisi obblighi di legge, deturpa e rende invivibile l’ambiente circostante. In particolare, poi, suddetti centri di compostaggio graviterebbero pure sul Parco Suburbano “Bosco di Aci”, assoggettato peraltro alla normativa di settore per la salvaguardia delle aree boscate e a quella paesaggistica, sottoposto a tutela dall’Unione Europea quale Sito di Importanza Comunitaria.

I progetti di fattibilità di cui alle delibere in oggetto non sembrerebbero uniformarsi alle Linee guida per la progettazione, la costruzione e la gestione degli impianti di compostaggio emanate dal Commissario delegato per l’emergenza rifiuti e la tutela delle acque della Regione Siciliana.

Secondo le linee guida per la progettazione, la costruzione e la gestione degli impianti di compostaggio emanate dal Commissario delegato per l’emergenza rifiuti e la tutela delle acque della Regione Sicilia, i centri di compostaggio dovrebbero sorgere, infatti, secondo precisi criteri di ubicazione che prevedono, tra l’altro, vincoli escludenti, vincoli da considerare, distanze, etc.

Pertanto, il Codacons ha chiesto la revoca delle delibere di giunta nn. 106 e 108 del 9.7.2019 e l’ostensione di tutti gli atti autorizzativi dei centri di compostaggio di prossimità qui in questione, nonché di tutti i relativi atti endoprocedimentali, nonché di ogni altro atto ad essi presupposto conseguente e comunque connesso.

Immagine di repertorio