CATANIA – È stato rivolto stamattina l’ultimo saluto a Chiara Adorno, la 19enne investita lo scorso 7 novembre sulle strisce pedonali di viale Andrea Doria a Catania. I funerali hanno avuto luogo alle 11,45 nella Chiesa Madre di Solarino (Siracusa), la città in cui era cresciuta.
Presenti alla cerimonia funebre anche il rettore dell’Università di Catania, Francesco Priolo, il sindaco di Catania, Enrico Trantino, e il primo cittadino di Solarino, Peppe Germano.
L’incidente in cui è morta Chiara
Secondo la ricostruzione a cui si è giunti finora, pare che la giovane stesse attraversando la strada insieme al fidanzato quando a un certo punto il conducente di uno scooter Honda l’ha investita. Poco dopo sarebbe sopraggiunta una Fiat Punto, il cui guidatore non si sarebbe accorto della giovane, rimasta a terra dopo il primo impatto.
Potrebbe essere – secondo le prime ipotesi – che l’automobilista stesse percorrendo la Circonvallazione a velocità sostenuta e che questo gli avrebbe impedito di fermarsi in tempo. Nonostante l’arrivo dei soccorsi, per la ragazza – investita due volte nel giro di pochi minuti – non c’è stato niente da fare.
Chi era Chiara Adorno
Originaria di Bolzano ma fino a poco tempo fa residente a Solarino (Siracusa), si era diplomata da poco al Liceo Scientifico Corbino di Siracusa. Dopo la fine della scuola, si era trasferita a Catania per frequentare il corso di laurea in Scienze biologiche.
La giovane lascia i genitori, una sorella maggiore e il fidanzato, che si trovava con lei al momento della tragedia.
Il padre è un ex dipendente del Libero consorzio comunale di Siracusa, oggi in forze agli uffici dell’area marina protetta del Plemmirio, invece la madre è un’insegnante di scuola media. Nati a Solarino, i due coniugi avevano vissuto per diversi anni a Bolzano per motivi di lavoro. Proprio lì infatti era nata Chiara, che però da circa dieci anni era tornata in Sicilia insieme alla famiglia. È ricordata, oltre che per il suo impegno nello studio, per le sue passioni, come quelle per la danza e per gli animali.
Chi sono i due indagati
Entrambi i conducenti dei mezzi sono attualmente indagati – come atto dovuto – nel fascicolo d’inchiesta aperto dalla Procura di Catania. Il reato ipotizzato è quello di omicidio stradale. Sia i mezzi che i cellulari dei due giovani sono sotto sequestro.